“Sul viale di entrata di casa ho due grandi cespugli di oleandro piuttosto vecchi, ma che fioriscono generosamente tutta l’estate. Quando procedere alla loro potatura?”.
Carla (Ravina di Trento)
Il periodo migliore per la potatura di questa pianta ornamentale, comune e molto decorativa proprio per la sua continua fioritura estiva è il mese di agosto, cioè dopo la prima fioritura.
L’oleandro è pianta arbustiva sempreverde che, nonostante il suo rapido sviluppo, non supera i 4-5 metri di altezza. Le sue foglie hanno consistenza coriacea, sono lanceolate e a margine liscio. Il colore della lamina superiore è verde scuro, quella inferiore verde-grigiastro. I fiori sono riuniti in mazzetti di cinque petali, colore rosa, rosso, ma anche bianco o cremisi. Alcune varietà hanno fiore doppio. La pianta è molto rustica e facilmente adattabile, da coltivare sia in giardino, sia in vaso o nell’arredo urbano, per dare un tono ad aree soleggiate e inospitali, quali sono siepi spartitraffico, aiuole e rotatorie stradali.
La pianta va potata dopo la prima fioritura, dicevamo, ma molti preferiscono ritardarla a fine estate per dare modo di avere sempre la pianta fiorita. Effettivamente la potatura di fine estate ha una doppia finalità: dare forma alla struttura dell’anno dopo, favorendo la produzione di una nuova e ricca fioritura. Ma anche di eliminare i frutti che impediscono alla pianta di accumulare riserve nutritive utili per aiutarla a resistere al freddo invernale. Con i tagli di potatura si accorciano i germogli fioriferi a metà della loro lunghezza e i germogli laterali o basali a una decina di centimetri dal piede.
L’oleandro si può riprodurre facilmente per talea semi-legnosa. Le talee, private delle foglie basali, si pongono in un bicchiere d’acqua o in vasetto di torba mantenuta sempre umida. La radicazione avverrà in una trentina di giorni e successivamente va trapiantata.
La pianta non ha nemici particolari tranne la “rogna” che si contiene con trattamenti a base di rame. Ricordarsi che l’oleandro è una pianta velenosa, foglie, fiori, frutti e rami compresi. Contiene infatti una sostanza l’“oleandrina”, che provoca effetti nocivi alla salute. Non maneggiare quindi le foglie e rami senza usare i guanti, e tenere lontano da queste piante bambini e animali domestici. Non bruciare poi la legna di oleandro nella stufa di casa.