In dialetto si dice Perzem. Già prima del mille si parlava di un Pergines, ma poi nel XII secolo si trova in de Pergene. Il toponimo è di origine verosimilmente preromana forse da ricondurre al nome etrusco Pergena. Pergine assunse il ruolo di centro politico, religioso, mercantile e culturale dell’Alta Valsugana. Il castello di epoca longobarda nel Medioevo apparteneva alla famiglia che diede il nome alla borgata. Nel 1270 fu affidato a Hitpold di Montealbano e poi fino al 1531 fu dei conti del Tirolo. Quindi Bernardo Clesio lo affidò ai conti Firmian, ai Madruzzo e ai Volkenstein. Pergine è il terzo centro del Trentino. Conta una miriade di frazioni, nuclei abitati e masi sparsi, con chiese colme di opere d’arte e antiche residenze di nobili famiglie.
Lo stemma antico è di borgata. È stato adottato nel febbraio del 1986. In alto reca in campo rosso (la terra) una P gotica; in basso su campo verde (la campagna) attraversato da una fascia azzurra increspata di argento (il lago). Negli ornamenti esteriori la corona non è quella di borgata (è d’oro e presenta fioroni intervallati da punte perlate). Le fronde di quercia sono in oro ai lati e legate da un nastro rosso e bianco.
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