“Il tappeto verde del mio giardino dopo alcuni anni dalla semina ora presenta delle aree rovinate e durante l’estate scorsa ha evidenziato crescita disomogenea e stentata e macchie giallastre. Vorrei porvi rimedio e recuperarlo al suo originario stato. Da dove iniziare?”.
Cristina (Arco)
Anche il prato invecchia. Si può intervenire con interventi mirati, arieggiando il terreno e facendo respirare gli apparati radicali. Molte altre sono le cause che rovinano il prato: i ripetuti passaggi del tosaerba, che compattano il terreno; il muschio che forma un feltro asfittico; i parassiti animali e le erbe infestanti; una differente esposizione solare delle varie zone del prato; i tagli con lame poco affilate e le foglie cadute da alberi e arbusti; le irrigazioni eccessive o carenti.
Il sopralluogo nel giardino della signora Cristina suggerisce le operazioni da fare subito per ridare vitalità al prato: è necessario liberarlo dal “feltro” e poi riseminare almeno le parti più rovinate.
La pulizia non deve limitarsi a liberare il prato dalle foglie secche e da altro materiale vegetale depositato in superficie durante l’inverno, ma deve andare in profondità interessando il cosiddetto “feltro” costituito da materiale formato dai tessuti morti delle piante e dai residui di taglio del tosaerba.
Si esegue con ripetuti passaggi manuali (arieggiatore/rastrello a denti flessibili) o meccanici (arieggiatore a più rebbi che strappa muschio e erba secca).
La formazione del feltro è cosa naturale, ma nei tappeti soggetti a tagli frequenti raggiunge spessori elevati tali da limitare l’assorbimento dell’acqua e dei nutrienti e da rallentare la respirazione.
Nelle zone del prato vuote o nelle radure rovinate si consiglia la risemina. Solitamente si tratta di punti critici sottoposti a eccessivo calpestio, danneggiati dall’usura meccanica o dal compattamento.
L’area da riseminare va vangata interrando del letame o del compost e pareggiata. Quindi riseminata scegliendo semente garantita. Per zone in ombra usare sementi specifiche così come per le zone soggette a forte calpestio.
Dopo la risemina distribuire terriccio o torba, rullare ed irrigare.
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