Quattordici tra film a soggetto e documentari. È la proposta estiva del Nuovo Astra, la società istituita dopo la chiusura da parte della famiglia Artuso della storica sala di corso Buonarroti. Quindi, cinema all’aperto a Trento, nella corte di palazzo Benvenuti, in via Belenzani, sede della Fondazione Cassa rurale.

La programmazione, già iniziata, andrà avanti fino al 22 agosto, due volte la settimana, il lunedì e il giovedì, alle ore 21 (per i primi film si ritarderà di una ventina di minuti in attesa del buio). Il biglietto è a 5 euro. Prima dell’ingresso nella corte è aperto un bar, un po’ per ricreare, se mai fosse possibile, l’atmosfera del vecchio Astra, luogo anche di socialità e convivialità di un tempo, ormai, che fu. Responsabile delle scelte è sempre Antonio Artuso che si è avvalso, anche, della collaborazione del Trento Film Festival e di Mandacarù. “Una programmazione leggera ma di qualità”, ha detto Artuso nel corso della presentazione dell’iniziativa nei giorni scorsi. Un’ottantina i posti a sedere con la possibilità di metterne qualcuno in più per i film che, presumibilmente, sono di maggiore richiamo. Sempre che la gente torni al cinema visto che la pandemia e le limitazioni introdotte hanno fatto “esplodere” le piattaforme televisive e cambiato le abitudini del pubblico. Un combinato disposto che ha determinato una crisi delle sale non facilmente “recuperabile”. Durante la presentazione, il vicepresidente del Nuovo Astra Fausto Zendron ha detto che “terminati i lavori di adeguamento, in autunno riaprirà la sala della Cooperazione di via Segantini che riprenderà a far vedere il cinema. Inoltre, sempre nello stesso periodo, sarà messo a disposizione anche il teatro dell’Arcivescovile, in via Endrici”. Zendron ha quindi comunicato che è stata avviata una collaborazione con l’Arci e l’Udu (l’Unione degli universitari), che diventeranno soci della società, per una serie di iniziative comuni.

Tra i film in calendario, C’mon C’mon di Mike Mills con un intenso Joaquin Phoenix alle prese con il nipote durante un viaggio tra New York e gli Stati del profondo sud americano (giovedì 30 giugno). Easy. Un viaggio facile facile, esordio sul grande schermo del riminese Andrea Magnani, il 7 luglio, affronta alcune situazioni di estrema attualità con i toni della commedia. Il protagonista è Isidoro, detto Easy, troppi chili addosso e una depressione in corso d’opera, al limite del suicidio, che risponde a una richiesta del fratello: portare a casa, in Ucraina, la bara di Taras, operaio morto in un incidente sul lavoro. E si mette alla guida del carro funebre. Il 18 luglio Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson. Storia di un adolescente degli anni Settanta, Gary Valentine, che si innamora di Alana Kane e insieme aprono un’azienda di letti ad acqua. Il fantasmagorico Freaks Out di Gabriele Mainetti è la proposta del 21 luglio. Le avventure, tra farsa e tragedia, dei componenti il piccolo circo girovago di Israel nella Roma occupata dai tedeschi nel corso della Seconda guerra mondiale. Un cast affiatato, composto, tra gli altri, da Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Piero Castellitto e Giorgio Tirabassi per un film che al Festival di Venezia, lo scorso anno, non è certo passato inosservato.