Nel 1204 era citato come Molveni e più tardi divenne de Molueno da ricondurre al latino Molvius oppure al nome Mulvenus. Qualcun altro lo vuole toponimo prelatino.
Situato sulle rive dell’omonimo lago, sorge ai piedi delle Dolomiti di Brenta e della Paganella. Tra i suoi più illustri ospiti può vantare il re del Belgio Alberto I, il poeta Antonio Fogazzaro (“Gemma purissima in più superbo scrigno”, definì il lago), l’esploratore Umberto Nobile e lo scrittore Alberto Moravia.
Lo svuotamento del lago (1952) per realizzare la centrale di Santa Massenza fece scoprire sul fondo la sua rigogliosa “foresta pietrificata”.
Lo stemma tradizionale venne riconosciuto il 22 maggio 1929 ed è derivato da quello degli antichi signori locali: i Saracini di castel Belfòrt. È diviso in quarti alternati. In due (alto a sinistra e basso a destra) porta il campo diviso a metà in orizzontale, argento sopra e verde sotto. Nell’argento una stella rossa a cinque punte. Negli altri due in campo rosso, una falce di luna in argento crescente nel campo in alto e calante in quello in basso.
Lascia una recensione