Le storie vere appassionano ragazze e ragazzi e avvicinano anche chi di solito, fa fatica a prendere in mano un romanzo. Le storie raccolte nella collana “Donne nella scienza” di Editoriale Scienza, sono storie vere e accattivanti perchè immaginate come brevi autobiografie in cui le protagoniste raccontano come hanno raggiunto i loro risultati nei vari campi scientifici o culturali in cui si sono impegnate. L’ultimo volume pubblicato a novembre è dedicato a Maria Montessori.
Le parole di Teresa Porcella, accompagnate dalle illustrazioni di Marta Pantaleo, raccontano al lettore la lunga formazione in campo medico-scientifico che, sfidando i pregiudizi di fine ‘800 inizio ‘900, ha portato la giovane Maria alla creazione a Roma della “Casa dei bambini” e a formulare la frase che condensa il senso della sua pedagogia: “Aiutiamoli a fare da soli” (Editoriale Scienza – consigliato da 12 anni).
La storia di Maria è una storia di un successo in campo medico, psichiatrico e pedagogico e di impegno femminista per l’emancipazione delle donne. Tutto il suo agire è sempre stato attentamente sostenuto da suo papà e, in fondo, anche dalla sua mamma, ma, soprattutto, dagli uomini con cui ha avuto la fortuna di lavorare o di cui è stata allieva. Non sono mancate, però, le indecisioni iniziali, le difficoltà, le delusioni, soprattutto da parte di chi lei pensava fosse al suo fianco. Fermamente convinta della parità di uomini e donne di fronte all’educazione e ai diritti in famiglia come nella società, Maria Montessori ha lavorato coraggiosamente in quest’ottica, sacrificando la sua vita privata, il suo stesso bambino, per studiare, elaborare e mettere in pratica il metodo educativo che porta il suo nome e per il quale è divenuta poi nota in tutto il mondo.
Scritto in una prosa leggera, vivace e scorrevole, anche se non facilissima, il lavoro di Teresa Porcella, si offre ai ragazzini della scuola media, ma può essere una lettura interessante anche per gli adulti. Si tratta di un libro denso, come intensa è stata la vita di Maria Montessori che, rompendo gli equilibri del pensiero comune del suo tempo, ha proposto un modo diverso di vedere la realtà, imparare e insegnare, pensando soprattutto ai bambini più fragili e deboli. Leggere insieme ai ragazzi questa storia può essere, inoltre, di grande stimolo per confronti e discussioni su molti argomenti tutti di grande attualità, non solo in relazione alle questioni di genere, ma anche relativamente all’educazione, alla libertà di sbagliare e riprovare, all’importanza di offrire a tutti la possibilità di imparare e di esprimere le proprie potenzialità.
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