È iniziato giovedì 15 ottobre su History Lab, il canale della Fondazione Museo storico del Trentino (602 del digitale terrestre e hl.museostorico.it) un nuovo programma dedicato alla storia dell’autonomia del Trentino Alto Adige. Abitare l’autonomia esprime già dal titolo le sue intenzioni: approfondire un concetto di cui spesso si parla senza reale cognizione di causa, partendo dalla conoscenza profonda delle condizioni storiche, politiche, economiche e sociali che hanno portato la nostra Regione e la nostra Provincia a realizzare un sistema di governo peculiare all’interno dello stato italiano. La scommessa è quindi quella di avvicinare le cittadine e i cittadini, giovani e meno giovani, a un racconto diverso dell’autonomia, delle sue caratteristiche e del contesto in cui ha preso forma.
La serie, che rientra nelle attività dell’Officina dell’Autonomia, va in onda per dieci puntate ogni giovedì alle 21 e alle 22.30.
Ogni appuntamento, della durata di circa venti minuti, è suddiviso in rubriche che si articolano in interventi registrati e interviste in studio, lasciando spazio anche a documenti video e fotografici d’epoca. I contributi sono accompagnati anche dalle tavole disegnate col caffè da Antonio Malusà, che impreziosiscono con il loro tocco artistico una scenografia minimale ma elegante.
Numerosi i volti noti che prestano la loro professionalità al racconto. Le introduzioni di puntata sono affidate ai giuristi Daria de Pretis e Sabino Cassese, rispettivamente giudice e giudice emerito della Corte Costituzionale, ai sociologi Giuseppe De Rita e Nadio Delai, legati soprattutto all’attività del Censis di cui sono stati fondatore e direttore, alla storica Silvia Salvatici, docente all’Università Statale di Milano e divulgatrice Rai. In studio Sara Zanatta e Mauro Marcantoni, mentre la narrazione fuori campo è affidata all’inconfondibile voce del giornalista Paolo Pagliaro.
Completano la ricca scaletta di puntata una rubrica storica, con le immagini video della Cineteca della Fondazione Museo storico del Trentino, selezionate da Lorenzo Pevarello, e Atlante delle autonomie, curata da Elisa Bertò, che confronta diverse esperienze di autonomia nel mondo, dando così un respiro internazionale ad una dimensione che spesso viene relegata a interessi locali e di parte, e nasce invece dalla relazione feconda tra etnie, lingue e religioni, diventando preziosa testimonianza di come la diversità culturale sia una fonte non di divisione ma di arricchimento in ogni società.
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