Sarà la rassegna a carattere provinciale “La Vetrina del Teatro Co.F.As.” ad aprire con sei spettacoli, in calendario a Trento alla domenica pomeriggio dal 22 gennaio al 26 febbraio, la 26ª edizione di “Palcoscenico trentino”. Le recite sono in calendario al Teatro “San Marco” con inizio alle ore 16.
In occasione della presentazione del calendario delle rappresentazioni, Gino Tarter ha tracciato un sintetico bilancio della XXV edizione di Palcoscenico Trentino, evidenziando la qualità delle rappresentazioni andate in scena, la piena ripresa delle compagnie dopo i due anni difficili dovuti alla pandemia e il ritorno del pubblico che ha frequentato numeroso il Teatro “S. Marco”.
È intervenuto all’incontro l’assessore provinciale alla Cultura Mirko Bisesti che ha sottolineato l’importanza dell’impegno delle filodrammatiche sul territorio sotto il profilo culturale, ma anche sociale. Ha portato il suo saluto anche l’assessora alla Cultura del Comune di Trento Elisabetta Bozzarelli che ha evidenziato come l’attività della Co.F.As. riesca a «creare coesione tra le persone e far riflettere, ma anche aiutarle a gioire insieme grazie alla vitalità degli spettacoli in scena».
La rassegna spazia ad ampio raggio, in quanto a provenienza delle filodrammatiche sul territorio in cui opera la Federazione. Saranno in scena, infatti, compagnie provenienti dai comuni di Ala, Denno, Dro, Riva del Garda, Telve Valsugana e Tesero.
Il primo appuntamento con il pubblico è fissato per domenica 22 gennaio quando la Compagnia “I Sarcaioli dell’Alto Garda” porterà in scena «Mai dir pensiom!», un divertente testo di Loredana Cont.
Porta la firma di un’altra autrice trentina molto apprezzata, Antonia Dalpiaz, il secondo spettacolo in programma, che sarà proposto al pubblico domenica 29 gennaio dalla Filodrammatica “Ce.Dro” di Dro. «Vampade d’istà» che ha per protagonista una coppia che festeggia il trentesimo anniversario di matrimonio.
Rimanendo sempre in un contesto di teatro brillante, sarà la volta de «El convento del Santo Spirito», una commedia in dialetto “telvato” ideata e scritta dalla Filodrammatica di Telve che la metterà in scena domenica 5 febbraio.
È ambientata nel 1871 la storia che sarà raccontata domenica 12 febbraio dalla Filodrammatica “Lucio Deflorian” di Tesero che presenterà al pubblico trentino un testo scritto dal proprio presidente e regista Michele Longo: «Wanted – Dead or alive». Ne sono protagonisti alcuni emigrati giunti dal Trentino sulla frontiera del mitico West americano dove, nel saloon, i dialoghi fra i presenti vedono alternarsi parole in dialetto, in italiano e in uno strampalato inglese.
Porta la firma di Franco Zaffanella, autore teatrale mantovano, «Na sperà de sol» la commedia che domenica 19 febbraio il “Gruppo Amici del Teatro” di Serravalle metterà in scena, tradotta in dialetto trentino da Beniamino Sala.
A concludere la rassegna sarà, domenica 26 febbraio, la Filodrammatica “La Sortiva” di Denno con «Conoscerebbe scopo matrimonio», una divertente “commedia degli equivoci” di Franco Roberto che sarà proposta nella traduzione dialettale curata da Tiziana Dolzani ed Ernesto Paternoster.
Il costo del biglietto d’ingresso alle singole rappresentazioni è di 10 euro (ridotto 8 euro e 3 euro per gli studenti dai 13 ai 18 anni, mentre l’ingresso sarà gratuito per i bambini fino ai 12 anni).
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