“Durante le feste di fine anno le case ospitano l’albero di Natale, il presepe e l‘immancabile rossa stella di Natale. Non tutti sanno che questa che brilla del suo rosso fuoco non è propriamente un fiore”.
Natalia (Riva del Garda)
La stella di Natale è uno dei simboli delle feste di fine anno ed è un “fiore” dal colore rosso intenso proprio della pianta spontanea, ma negli ultimi anni grazie alla selezione troviamo stelle dai colori bianco panna, rosa pallido, giallo, screziato con fogliame arricciato e/o doppio. Il suo nome botanico è Euphorbia pulcherrima, ma è comune quello di Poinsettia. Suo paese di origine è il Messico dove viene considerata una pianta sacra perché simbolo di purezza. Verso la metà dell’800 quando la pianta giunse in Europa fu accolta con timidezza, ma poi registrò un vero boom diventando la pianta principe delle feste natalizie grazie al suo vistoso colore rosso. È proprio la corona rossa a forma di stella alla sommità dei rami che la fanno apparire a tutti come la corolla del fiore. Questa convinzione va però subito sfatata trattandosi infatti semplicemente di uno splendido inganno. Nella realtà quello che appare come il fiore sono foglie modificate che assumono il colore rosso unicamente per attirare gli insetti impollinatori. Osservandola bene si possono vedere, all’apice degli steli, piccole ombrelle composte da insignificanti coppette gialle, prive di petali. Siffatti fiori sarebbero poco visibili non solo all’occhio umano, ma soprattutto per l’insetto che li deve impollinare. Ecco che la natura ha dotato questa pianta di una cornice vistosa.
L’arrossamento delle brattee avviene in inverno. Nei luoghi di origine questo processo inizia a ottobre, quando le ore di luce diminuiscono. La stella è una pianta “brevi-diurna” perché bisognosa di avere almeno 14 ore di buio per un mese. Solo se si verificano queste condizioni ha inizio il fenomeno dell’arrossamento delle brattee e la formazione dei fiori veri e propri, (quelli centrali gialli). Per riprodurre un ambiente ideale in casa si deve procedere con un sacco di plastica nera pesante (tipo quello dell’immondizia), con cui avvolgere la pianta. Il cappuccio deve rimanere sulla pianta per 14 ore ogni giorno e per un mese. L’arrossamento sarà assicurato.
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