La piccola volpe Luce e il calore dell’amicizia

Marieke ten Berge, Olga Amagliani (trad.), “Luce”, Clichy, 2024, p. 40, 21,00 euro. Età 8+

L’aurora boreale è uno dei fenomeni naturali più affascinanti. Si tratta di bande luminose che assumono nel cielo artico un’ampia gamma di forme e colori, rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio. Un’antica leggenda del profondo nord attribuisce alle volpi artiche l’origine di questo effetto. Sarebbero loro, infatti, con la loro coda, a lanciare la neve in alto sopra le montagne creando una danza di luci e colori. Luce (Edizioni Clichy; età 8+) racconta proprio la storia di una di queste volpi.

Luce è il nome di una piccola volpe che un giorno muovendosi nella neve, inavvertitamente, si allontana dalla sua mamma e si perde nelle vaste distese bianche di neve e ghiaccio. Dopo lungo gironzolare, prima felicemente ignara di ciò che le sta accadendo e poi spaventata, Luce sa di doversi tenere lontana dai pericolosi orsi polari che non disdegnerebbero di mangiarsi un piccolo animale come lei. Mentre vaga nel candore del paesaggio, le viene in mente una storia che le raccontava la sua mamma riguardo la capacità delle volpi di creare una luce nel cielo scuro. Così Luce, aiutata da Grande Orsa, essere fantastico quasi mitologico anch’essa protagonista delle storie della mamma, ritrova coraggio e fiducia nelle sue capacità, alza la coda e crea nel cielo una luce che segue speranzosa fino a ritrovare la sua mamma.

Quella di Luce non poteva che essere una storia scritta e illustrata da Marieke ten Berge, artista appassionata delle terre nordiche e delle regioni polari, già vincitrice con Nord del Premio Andersen 2022. È una storia tenera e delicata che non nasconde quanto può essere dura la vita tra i ghiacci del Nord. Una storia che sa di fiaba e che riscalda il cuore per il suo finale positivo. Vari sono, infatti, gli elementi fiabeschi che ci possiamo trovare, come per esempio l’allontanamento della piccola volpe dalla sicurezza dell’ambiente dove è nata e dove c’è la sua mamma, il pericolo dato dai feroci orsi polari e l’aiuto della Grande Orsa, essere quasi magico. Non manca l’insegnamento finale, che, forse, poteva rimanere implicito.

Un bel libro, dalle illustrazioni dolci e dense di emozioni, completato dalle note finali dell’autrice che danno alcune informazioni sulle volpi artiche e accennano alle leggende dei popoli che abitano ai margini di questi inospitali territori. Un libro che affascina insieme grandi e bambini. 

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