La guerra a tredici anni

Le vicende della Prima Guerra mondiale sono protagoniste insieme a Jolanda e alla sua famiglia del romanzo “Fuori fuoco” di Chiara Carminati. Una storia narrata attraverso una serie di tredici fotografie sfuocate, che una dopo l’altra raccontano gli eventi di famiglia e le grandi vicende storiche dopo l’estate 1914. Tredici foto che non si vedono, ma di cui si legge la descrizione, lasciando al lettore la possibilità di pensarle e guardarle come se uscissero da una scatola di ricordi. I ricordi di Jolanda, tredici anni, che vive in Austria, dove con i genitori e i fratelli si è trasferita per lavorare. Scoppiata la guerra la famiglia torna indietro, in Friuli, perché gli italiani in Austria non sono più ben visti. Un fratello si arruola, il padre è reclutato per i cantieri militari e anche il secondo fratello parte di nascosto per raggiungere il genio militare. A casa restano le donne, quelle che, come dice la mamma di Jolanda, “perdono la guerra, mentre gli uomini la fanno”. Jolanda e la sorellina rimangono ben presto sole perchè la mamma viene ingiustamente internata dopo la falsa accusa di corruzione di un soldato. La casa è vuota, non c’è più niente e nessuno: solo le cartoline che arrivano dal fronte e le fotografie di famiglia scattate poco prima della separazione. Così le due ragazze partono alla ricerca di Adele, verso la cui casa le ha indirizzate un biglietto lasciato loro di nascosto dalla mamma. Attraverso questa vecchia levatrice cieca le ragazze ritrovano anche la loro nonna materna, di cui non avevano mai sentito parlare.

Una storia di guerra da un punto di vista diverso, in cui le assurdità e i soprusi dovuti al conflitto si mescolano alla ricerca di una possibile quotidianità, in cui la disfatta di Caporetto viene raccontata attraverso le sue conseguenze sulla popolazione e non solo sui soldati.

Una storia abilmente narrata attraverso la prosa scorrevole con la quale Chiara Carminati riesce a raccontare anche ai ragazzi, semplicemente, senza banalizzarli, tanto i grandi eventi storici quanto le semplici vicende di casa.

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