“Il mio medico mi ha consigliato di fare la ‘cura dell’uva’. Mi ha detto che è un frutto adesso disponibile fresco, nutriente e ricostituente. Che ne pensate?”.
Adriana (Trento)
Con l’autunno arriva la vendemmia. Grappoli turgidi e maturi sono una vera miniera in sostanze naturali e ad agevole portata di mano. In essi è contenuta la forza rigenerante della natura, nota “Vis sanatrix naturae” dei Romani sulla quale sono nate le stazioni di cura che praticano la cura dell’uva o ampelopatia.
L’uva contiene glucosio e fruttosio, zuccheri semplici utilizzati subito da muscoli, cuore e da tutti gli organi esercenti azione protettiva della mucosa gastro-enterica, sostanze azotate e molti minerali (potassio, calcio, ferro, magnesio, vitamine). Tanta ricchezza di componenti e il suo alto potere calorico (700 calorie per chilogrammo), gli hanno valso l’appellativo di “latte vegetale”. L’uva nutre, è molto digeribile, stimola le funzioni digestive, rinfresca e depura. I suoi acidi organici (malico, succinico, citrico) favoriscono il metabolismo di carboidrati, grassi e proteine. Il tartrato potassico ha effetti lassativi, rinfrescanti e diuretici. I carbonati alcalini dell’uva stimolano la secrezione gastrica e pancreatica. L’enocianina, la sostanza che da colore ai vini rossi, tonifica nervi e muscoli. È l’elemento basilare per la disintossicazione del fegato e stimola la bile. L’uva abbassa il colesterolo e per la sua azione diuretica elimina i cataboliti con le urine come acidi urici. L’uva é un frutto nutriente come pochi altri e dalle innumerevoli proprietà alimentari e farmacologiche. L’uva fa bene a sani e malati. L’ uva è sconsigliata ai diabetici.
La cura dell’uva prevede di mangiarne progressivamente fino a due chili al giorno e per una settimana. Tempi e quantità possono variare a seconda delle esigenze e caratteristiche individuali. Lo schema della tradizione è il seguente: 250 grammi di uva fresca e ben lavata tre volte al giorno, 500 grammi il secondo, per arrivare a fine settimana fino a due chili. Nei primi giorni abbandonare tutti gli altri cibi, poi iniziare a mangiare verdure crude, poco pane, riso o pasta. Negli ultimi giorni introdurre anche cibi grassi e proteici (uova, carne e formaggi). Mangiare modeste e costanti quantità di uva per alcuni giorni è sempre una buona abitudine che aiuta a mantenere in salute l’organismo.
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