I grandi spazi naturali sono il setting speciale di diversi libri di Gary Paulsen, importante autore americano di narrativa per ragazzi che ha saputo creare e coinvolgere con le sue storie tanti lettori portandoli (e lasciandoli) insieme ai suoi personaggi nel mezzo di una foresta, sui ghiacci polari o nell’oscurità della notte, soli ad affrontare la situazione.
Questo succede anche nel racconto lungo “Sulle tracce” (Camelozampa; età 11+), una storia intensa, realistica e poetica ambientata nelle foreste del Minnesota. È la storia di John Borne, la cui famiglia, da sempre, vede la caccia non come uno sport o una dimostrazione di virilità, bensì come una questione di sopravvivenza. Riuscire a portare a casa un cervo nel tardo autunno, quando iniziano le prime nevicate, significa assicurarsi la carne per tutta la stagione.
Di solito è con il nonno che John va nei boschi e per entrambi la caccia è un’esperienza importante. Quest’anno, però, il nonno con cui John vive da quando è rimasto orfano, è malato e non se la sente di affrontare l’impresa. Così il tredicenne deve andare da solo. John conosce il bosco e il comportamento dei cervi e cerca di mettere in pratica tutto ciò che ha imparato dal nonno. La situazione, però, questa volta è diversa e complicata. Ciò che John deve affrontare, infatti, non è solo il freddo, il buio, la stanchezza, la solitudine e la responsabilità della battuta di caccia, ma i tanti pensieri che gli si affollano in testa e, soprattutto, la consapevolezza e la paura che il nonno sta per lasciare da soli lui e la nonna. Dopo un lungo vagare e tanto appostamento, John vede una cerva che sembra lo stia aspettando. Il bersaglio è facile, ma John indugia a sparare, credendo di vedere qualcosa di speciale nei suoi occhi.
Da questo punto in poi tutta la narrazione ruota intorno a questo incontro e ai pensieri del ragazzo che si autoconvince che se riuscirà a toccare l’animale, suo nonno non morirà. La cerva, che John insegue per due giorni, diventa il simbolo dei grandi interrogativi della vita e dell’inquietudine del pensiero della morte, quella che sta aspettando il nonno e quella dell’animale che lui sta (forse) per uccidere. Una storia importante che offre diversi spunti. È una storia di crescita, il racconto di un’iniziazione che sconfina nel sogno, la narrazione di un’avventura e di un’esperienza dopo la quale tutto sarà uguale e tutto diverso rispetto a prima.
Con la sua sensibilità e la sua grande capacità narrativa, Gary Paulsen riesce anche questa volta a toccare corde profonde nell’animo del lettore, mescolando suspense, poesia, dolcezza e spietatezza, raccontando di sentimenti vivi, di natura incontaminata, di azione, di rischi e di imprevedibilità.