“Sono una amante dell’orto. Nei mesi estivi sono spesso alle prese con i danni dovuti all’eccessiva insolazione e più frequentemente alla grandine. Come salvare le mie verdure da questi imprevisti naturali?”.
Eleonora (Ala)
Il destino dell’orto è nelle mani delle condizioni climatiche. Spesso per prolungare i raccolti bisogna far fronte a due problemi imprevisti: irraggiamento solare e grandinate. Quindi, l’ombreggiamento per difendere gli ortaggi dal sole e reti contro la grandine.
Le reti ombreggianti che sono ancora poco utilizzate negli orti familiari, dopo le recenti estati bollenti si vedono più facilmente. Almeno su una parte dell’orto è bene predisporre delle strutture fisse per stendere le reti in fretta, per poi ripiegarle alla bisogna. La scelta migliore è quella di non puntare su sostegni piatti (pergola), ma optare per il tetto, cioè un colmo centrale e due punti di gronda. In questo modo i chicchi di grandine potranno sgrondare senza appesantire il tutto o causare rotture della rete. La rete ombreggiante ha poi il pregio di ridurre l’intensità dei raggi solari e i consumi di acqua e di proteggere le piante nelle prime fasi di sviluppo. Un buon sistema di montaggio dovrebbe prevedere degli anelli per far scorrere i teli su un cavo teso tra i due montanti al fine di ridurre la zona da ombreggiare. Oppure raccoglierli nei giorni e nelle ore di scarsa insolazione o in caso di pioggia leggera.
Nel caso di grandinate i danni agli ortaggi saranno ben maggiori in quanto i chicchi rompono i tessuti vegetali. La rete antigrandine è spesso confusa con quella ombreggiante, ma le due cose sono ben diverse. La prima ha maglia più larga e garantisce una buona circolazione dell’aria; è inoltre leggerissima e rinforzata nella fascia perimetrale per assicurare maggiore tenuta. Si potrà scegliere il tipo classico verde, la rete trasparente o bianca. Va montata sempre ben tesa in modo che la grandine non si possa accumulare. Se non avete installato la rete e il danno è ormai fatto l’unico rimedio immediato è quello di raccogliere i frutti danneggiati, ridefinire i tagli dei rametti sbrecciati e trattare con rame per favorire la cicatrizzazione delle ferite e prevenire malattie fungine. Grandinate forti, come effetto secondario, oltre a danni immediati, causano arresti di crescita e vegetazione.
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