Caratteristica principale degli eroi è quella di andare incontro al proprio destino senza esitare. è questo che fa Shuna, anche se è ancora solo un ragazzino e anche se suo padre e gli anziani del regno non sono d’accordo. Il viaggio di Shuna (Bao Publishing; età 10+) è il racconto, in un tempo imprecisato che potrebbe essere tanto passato remoto quanto lontano futuro, della sua avventura alla ricerca dei mitici semi di “hiwabie” che potrebbero sfamare il suo popolo.
Shuna è un principe che vive negli agi della corte. La carestia che ha colpito il suo paese, però, lo spinge a lasciare le comodità cui è abituato per risolvere la grave situazione. All’inizio della storia Shuna incontra un passante che gli regala dei semi di “hiwabie”. Questi,però, purtroppo, sono secchi e inutilizzabili per la semina da cui ottenere un ricco raccolto. Per avere delle sementi fresche Shuna deve andare verso ovest, nella terra degli dei, a cercarne i campi dorati. Il suo viaggio oltre i monti e i ghiacci che circondano il regno non è facile: tante sono le difficoltà, le trappole, gli orrori che incontra sulla sua strada. Niente, però, nemmeno le persone più ostili e le avversità più insormontabili gli tolgono la speranza di riuscire nell’impresa e la forza di andare avanti.
In questo manga one-shot scritto da Miyazaki nel 1983 e rimasto inedito fuori dal Giappone fino ad ora, troviamo gli elementi tipici della cinematografia del grande autore e regista.
È un racconto epico raccontato con tavole ad acquerello magistralmente disegnate, spettacolari ed evocative. Le pagine di questo lavoro narrano la storia soprattutto attraverso una successione di immagini più o meno grandi, simili a fotogrammi cinematografici, e didascalie descrittive con qualche raro balloon.
La vicenda di Shuna, ispirata ad una leggenda tibetana, è anche una storia fantasy, una storia di crescita, di avventura e di amore. Una vicenda di altri tempi, piena di simboli e di significati, in cui si intrecciano storia e fantasia. Un viaggio in un mondo governato da fame, cattiveria, schiavitù e prepotenza. Una storia che contiene già tanti riferimenti alle tematiche che Miyazaki elaborerà nei suoi lavori successivi: il rispetto per l’ambiente, la decadenza della civiltà, il legame forte tra le persone semplici, il valore dell’esperienza degli anziani, la speranza in un futuro migliore.
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