Il medico-paziente cura con farmaci ed empatia

Un’inquadratura della serie andata in onda prima e dopo Pasqua

Immedesimazione ed empatia. Due parole, che vengono in mente di getto e spiegano la forza narrativa di “Doc – Nelle tue mani”, fiction trasmessa per i primi quattro episodi il giovedì alle 21.25 su Rai 1 solo fino al 16 aprile, per la chiusura del set causa Covid 19.

I telespettatori entrano da subito in sintonia e parteggiano per il professor Andrea Fanti (Luca Argentero) un brillante primario di Medicina Interna con la vita sconvolta allorché il padre di un paziente, ritenendolo responsabile della morte del figlio, gli spara un colpo in testa. In seguito al trauma Fanti riporta una grave forma di amnesia per la quale dalla memoria vengono completamente cancellati gli ultimi dodici anni della propria vita. I suoi ricordi si fermano al 2008, un attimo prima della morte del figlio minore. Quindi il professore ha rimosso anche l’episodio del paziente morto, il divorzio dalla moglie Agnese Tiberi (Sara Lazzaro), nel frattempo diventata direttore sanitario dello stesso ospedale, e la crescita della figlia, ormai ventenne e studentessa di Medicina, Carolina Fanti (Beatrice Grannò).

Una vita totalmente rivoluzionata quella di Fanti, che dopo la malattia preferisce farsi chiamare ‘Doc’. La perdita di memoria e lo sforzo di recuperarla, venendo per questo ricoverato proprio nel reparto dove ha lavorato per anni, permette al professore una sorta di rinascita personale e professionale. ‘Doc’ infatti accetta con umiltà di tornare a fare il ‘medico con limitazioni’, cioè privo di qualsiasi autonomia, impossibilitato a parlare con pazienti, familiari e a prendere qualsiasi decisione clinica da solo. Può unicamente dare consigli agli altri medici, cosa molto utile visto che l’amnesia non gli ha tolto l’impareggiabile intuito clinico, raffinato dalla doppia esperienza di medico-malato. Possibilità unica di imparare a curare con le medicine ma anche mettendosi nei panni di chi soffre.

La fiction, ispirata alla vera storia di Pierdante Piccioni, raccontata nei libri “Meno dodici” e “Pronto Soccorso”, entrambi editi da Mondadori, è da vedere anche perché trasmette un generale senso di speranza. Segnaliamo poi il debutto con sorpresa dato dalla speciale partecipazione, nell’anteprima alla prima puntata, di don Matteo e dell’inseparabile Maresciallo Cecchini, curato proprio dal ‘Doc’.

La seconda parte della serie, diretta da Jan Maria Michelini, Ciro Visco e coprodotta da Lux Vide e Rai Fiction, è prevista nel prossimo autunno.

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