Ci sono il fascino e l’atmosfera delle leggende nordiche nel libro Nella pancia del gatto (Terre di Mezzo – età +8) e finlandesi, infatti, sono la sua autrice, Magdalena Hai, e il suo illustratore, Teemu Juhani.
Come in una fiaba classica, la storia si svolge “tanto tempo fa” in una non ben identificata “terra arida e deserta”, dove si incontrano una bambina minuscola e sola e un gatto gigantesco che divora tutto quello che incontra. I due stringono un patto: se la piccola troverà un modo per saziare il felino, avrà salva la vita. Intorno a loro, però, non è rimasto più nulla, tutto è finito nella pancia del gatto. Come potrà salvarsi la piccola?
Si tratta di una storia interessante dal ritmo incalzante che, grazie anche alle originali illustrazioni, mette in moto la fantasia dei lettori e li trasporta in un mondo fantastico. L’aggancio con la realtà, però, ben si cela tra le righe e basta solo un po’ di attenzione per cogliere la metafora legata all’emergenza ambientale dei nostri giorni. Le fiabe sono da sempre il modo che gli adulti hanno per raccontare ai bambini anche gli aspetti più spaventosi del mondo, offrendo loro, allo stesso tempo, il conforto di un finale positivo. Questa, in fondo, è una storia di avidità e catastrofe ecologica, ma anche di speranza, perché le nuove generazioni possono fare qualcosa per cambiare la situazione.
La Bambina e il Gatto non hanno nomi perché rappresentano l’una i bambini, adulti del domani, e l’altro il mondo adulto di oggi che sembra non riuscire a non fagocitare l’ambiente in cui vive. Leggendo questa storia ci si può divertire a seguire la trama, ma si può anche andare oltre per riflettere sulle conseguenze tristi dell’incuria e dell’avidità dell’uomo nei confronti dell’ambiente e sulla necessità di capire ciò che sta succedendo, cercando di porvi rimedio finché si è ancora in tempo. Il Gatto diventa quindi specchio di un mostro che non si può combattere, ma che si deve cercare di controllare, perché alcuni mostri non si possono mai sconfiggere del tutto.
Bambina e Gatto sono due protagonisti ben caratterizzati e nella brevità della fiaba, la loro personalità evolve in relazione alla loro interazione, mostrando ciò che sono in realtà e i significati che, sotto sotto, senza insegnamenti espliciti, riescono a veicolare. La stessa composizione linguistica di questa narrazione è di grande qualità soprattutto nelle scelte lessicali che vanno ben oltre la piatta monotonia e facile banalità di molti testi rivolti ai lettori di questa fascia d’età. Ciò rende la lettura di questo libro, forse, un po’ più impegnativa del solito, ma neanche troppo e sicura è la soddisfazione. Per questo, ovviamente, bisogna ringraziare anche la traduttrice.
Lascia una recensione