Sousan Taghdis con le illustrazioni di Ali Reza Goldouzian, L’undicesimo passo – Valentina editore, 2016 – 22 p. – € 12,00 – Età di lettura: da 6 anni
Sono contenute tra le sbarre della gabbia dei leoni di un giardino zoologico le parole che ci raccontano “L'undicesimo passo” (Valentina), la storia di un leoncino nato in cattività e sempre vissuto allo zoo. Amato dai visitatori, la sua vita non è altro che un misurare i dieci passi dell'ampiezza della sua gabbia: se prova a fare l'undicesimo sbatte contro le sbarre. Così i dieci passi diventano il confine del suo mondo. Un giorno il guardiano che porta da mangiare alle belve, dimentica la porta aperta e il leoncino, incuriosito dallo spazio senza sbarre, esce. Anche fuori, però, fa solo i suoi soliti dieci passi e poi si accuccia all'ombra di un cespuglio e si addormenta. Tutti preoccupati lo cercano pensando che sia scappato nel parco o sulle montagne. C'è chi teme il leone fuori dalla gabbia, avendo paura soprattutto di non poter essere più libero di muoversi come vuole; ma c'è anche chi è felice per il leoncino che finalmente potrà scoprire il mondo. Ignaro del caos scatenato e dell'occasione persa, quando il guardiano torna con il cibo alla gabbia, il leoncino si sveglia, compie nuovamente i suoi dieci passi e torna nella gabbia. Allarme rientrato. Il piccolo cresce, ha a sua volta dei cuccioli e tutti faranno sempre e i soliti dieci passi. Solo il più piccolo tra loro prova di continuo a mettere il musetto fuori dalla gabbia e forse un giorno…
Tanti gli spunti di riflessione che offre questo albo. Pensieri sulla libertà, propria e altrui, sui limiti che da sole le persone si pongono, sulle possibilità che ognuno potrebbe avere, se solo osasse compiere un passo in più, sulle prigioni mentali e reali che condizionano gli uomini, sulla schiavitù di regole autoimposte, sul coraggio che qualcuno ha qualche volta di spingersi oltre. Temi da adulti che, però, bene possono anche entrare nelle riflessioni con i bambini e i ragazzi. Cosa significa, infatti, crescere, se non affrontare continue “prime volte”, se non fare continuamente “un passo in più”?
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