Il cinema d’autore trova casa sotto la Mole

“Waltzing with Brando” di Bill Fishman: all’attore americano il festival dedica una retrospettiva di 24 film da lui interpretati

Dei 5.500 titoli arrivati sono stati scelti 120 film, tra lungometraggi (96) e corti (24), che parteciperanno alla quarantaduesima edizione del Torino Film Festival, organizzato dal Museo nazionale del cinema, in programma dal 22 al 30 novembre nel capoluogo piemontese. Tre le sezioni – lungometraggi, documentari e cortometraggi – che assegneranno i premi del concorso. Diversi, inoltre, i film fuori concorso e da non perdere la retrospettiva di 24 film interpretati da Marlon Brando nel centenario della nascita. “La colonna vertebrale del Tff – sottolinea il direttore artistico Giulio Base – è da sempre cinefila e autoriale e tale rimarrà. Resterà una proposta di film dallo spirito libero, originale, indipendente, graffiante. Il 42° Tff l’ho costruito pezzo per pezzo, annodando idee, pensieri, contatti e desideri per dare vita a quella trama che è sicuramente uno dei sogni della mia vita”.

Nella serata d’apertura al Teatro Regio è prevista la proiezione dell’ultimo film di Ron Howard, “Eden”, un thriller interpretato, tra gli altri, da Jude Law e Vanessa Kirby. Il regista di “Apollo 13” e “Frost/Nixon-Il duello” qui racconta, ed è una storia vera, di un gruppo di coloni europei che arriva sull’isola di Floreana nell’arcipelago della Galapagos. Il 30 novembre, invece, nel corso della serata di premiazione, sullo schermo passerà “Waltzing with Brando” di Bill Fishman con Billy Zane (già in “Titanic”, “Ritorno al futuro” e “Ore 10 calma piatta”) nella parte del grande attore americano scomparso nel 2004. Regista e protagonista saranno presenti in sala.

Diverse le storie personali di valenza sociale rese su “pellicola” presenti nei film di finzione del concorso. Tra queste, “L’aiguille” del tunisino Abdelhamid Bouchnack: una coppia deve decidere il genere del proprio bambino nato intersessuale, cioè con caratteristiche né solo maschili, ma neanche del tutto femminili. E non possono che venire in mente le polemiche, alle ultime Olimpiadi, che hanno coinvolto, suo malgrado, la pugile algerina Imane Khelif. Ma anche “Holy Rosita” del belga Wannes Destoop che racconta di una donna che vive in solitudine in un caseggiato popolare. Il suo sogno è avere un figlio, ma quando rimane incinta nasconde la situazione. Tra gli italiani, “Europa centrale” di Gianluca Minucci con al centro una coppia di comunisti a cui, siamo nel 1940, è stata affidata dal Comintern “un’importante missione”.

Tra i documentari, quello dell’iraniano Ali Asgari, impossibilitato a lasciare il suo Paese dopo la proiezione al Festival di Cannes di “Kafka a Teheran-Terrestrial verses” e che qui, in “Higher than acidic clouds” “continua a raccontare i suoi sogni”.

Per informazioni e programma dettagliato: www.torinofilmfest.org.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina