“Ho piantato un ciliegio 5 anni fa, però a un’abbondante fioritura non seguono i graditi rossi frutti. Non uso prodotti chimici o naturali”.
Alessio

Tranquillizziamo – si fa per dire – subito il lettore: il suo ciliegio non darà mai frutti. E’ infatti una pianta che viene coltivata solamente come ornamentale in quanto i suoi fiori sono sì abbondanti e vistosi, ma sterili. Si tratta, infatti, di un prunus serrulata. Solo i prunus avium e prunus cerasus producono le succose ciliegie. Il ciliegio da fiore è un’essenza originaria della Cina diventata poi in Giappone il tanto rappresentativo sakura (ciliegio) da fiore. Dalla Cina aristocratica deriva anche la poetica pratica dell’osservazione dei fiori (in Giappone detta hanami che significa appunto “vista dei fiori”) che attorno alla fioritura dei ciliegi ruota ormai da secoli.

Serrulata, termine latino, significa piccola sega e indica la particolare forma della foglia, che ha un margine finemente dentellato. Sotto all’ampio ombrello della specie prunus serrulata sono raccolte numerose varietà ornamentali che si distinguono per dimensione e colori. La pianta si riproduce per innesto.

Come nella foto del lettore il tronco è dritto, la corteccia rossiccia e lucente, le foglie sono ovato-acuminate, seghettate e la sua chioma folta ed espansa. I fiori pedicellati sono sempre molto vistosi, raccolti in infiorescenze a racemo o a grappolo. Il loro colore è di un rosa tenue delicato, ma ci sono varietà dal colore bianco o giallo. Compaiono (come in tutte le drupacee, piante dal frutto con nocciolo centrale) prima dell’emissione delle foglie e sono completamente sterili. Per questo motivo non danno luogo alla formazione del prelibato frutto.

Nei nostri ambienti occupano spazio nei giardini e aree o parchi urbani. La pianta ama zone soleggiate e crescere isolata. In Giappone la fioritura è seguita con una precisa ritualità. Il Sakura, ovvero “fronte dei ciliegi” si snoda da gennaio a maggio, il periodo di fioritura della pianta in quel Paese. In tutto l’Oriente i ciliegi in fiore esprimono immagine di grazia e candida bellezza, ma anche di fragilità e fugacità: la loro fioritura tanto maestosa è infatti altrettanto breve e rapida.