Mentre nei campi prosegue la raccolta settembrina di frutta, ortaggi, patate e mais, nell’ombra del sottobosco fanno capolino dei piccoli fiori dal colore viola pastello, dal capo reclinato e dal profumo intenso e fragrante. Si fanno spazio tra felci, foglie secche, muschio, cortecce ed erbe, e sembrano inchinarsi l’un l’altro in un eterno saluto.
Cyclamen Europaeum: ciclamino o pan porcino. Piccola pianta erbacea, perenne, con tubero sub globoso, foglie ovate cuoriformi, spesso macchiate di bianco e rossastre nella pagina inferiore. Fiori solitari color porporino inseriti su esili peduncoli. Il tubero fresco contiene una saponina, la ciclamina, velenosa per l’uomo ma senza effetto sul maiale o il cinghiale, che ne vanno ghiotti (di qui il nome di pan porcino). Quel che più sorprende di questa piccola pianta imparentata con le Primule, è il miracolo di ingegneria genetica: chi mai immaginerebbe che dal solitario bocciolo a forma di fuso, con i petali pressati uno sull’altro, sortisca un fiore che si rovescia verso l’alto. E come se non bastasse, avvenuta la fecondazione, il peduncolo si avvolge a spirale, portando così la capsula globosa contenente i semi sotto il livello fogliare, a contatto con la terra.
Ama i terreni ricchi di calcare e di humus e il suo riposo vegetativo avviene nei mesi caldi dell’estate. Il piccolo e modesto ciclamino che troviamo nei nostri boschi dal fondovalle fino ai 1400 mt di altitudine, appartiene ad una delle numerose specie spontanee del genere Cyclamen tutte originarie della zona mediterranea. Una di queste, il Ciclamino di Persia, è stata introdotta in Francia alla fine del XVI secolo ed è divenuta popolare a partire dalla seconda metà del 1800. Prodotto in numerosissime selezioni di ibridi dai molteplici colori e forme, oggi è affermato nei garden, vivai e fiorerie come pianta da fiore autunnale più venduta. Dono per se stessi e per i propri cari, utilizzato in aiuole, cassette e vasi per finestre, balconi ed appartamenti, è venduto in tre categorie commerciali: ciclamino grandiflorum, midi e mini.
Non ama il sole diretto e le temperature elevate. Va annaffiato in maniera regolare mantenendo umido il terreno, ma evitando eccessi idrici e ristagni. Va riparato se la temperatura scende sotto gli 0°C. Le foglie ed i fiori appassiti vanno tolti dalla pianta, ama le zone ventilate e teme la bagnatura frequente delle parti aeree in quanto si possono formare marciumi. Nel momento in cui il ciclamino entra in riposo vegetativo e smette di produrre foglie e fiori, vanno ridotte le innaffiature. Ah, dimenticavo: il nome Cyclamen è la versione trascritta del termine greco “kuklaminos”, che deriva da “kuklos” – cerchio.
Lascia una recensione