I David di Donatello nel segno di Mollica

Il riconoscimento al giornalista Vincenzo Mollica perché da oltre 40 anni “racconta con passione e sobrietà, entusiasmo e competenza, il mondo dello spettacolo in Italia”

Tutti in piedi e applausi a scena aperta per Vincenzo Mollica. Perché il giornalista, critico di cinema, tv, cultura e volto storico del Tg1, venerdì 3 maggio in prima serata su Rai 1, ha ricevuto un Premio Speciale alla 69a edizione dei David di Donatello dalle mani dei conduttori Alessia Marcuzzi e Carlo Conti. Il David 2024 si è svolto al celebre Teatro 5 di Cinecittà a Roma. «Ringrazio mia moglie e mia figlia», ha detto commosso Mollica. Il giornalista ha poi ringraziato tra gli altri il Tg1, la Rai e Lello Bersani, giornalista del servizio pubblico radiotelevisivo, «che mi ha insegnato, con educazione, signorilità e garbo, tante cose che non potrò mai dimenticare».

Mollica prima di essere un esempio per chiunque voglia fare giornalismo non solo di spettacolo, si conferma un vero esempio di vita. Come quando racconta che le prime persone che vorrebbe vedere, se la cecità se ne andasse, sarebbero la moglie Rosemary e la figlia Caterina.

Invece la gratitudine verso Lello Bersani è motivata poiché il collega più anziano ha talmente creduto nel giovane Mollica da lasciargli copiare dalla propria agenda i nomi più importanti del mondo dello spettacolo di metà Novecento.

Un’altra ragione per cui Mollica è stato il primo giornalista premiato nelle 69a edizioni del David, la leggiamo nella motivazione della giuria: “Da oltre quarant’anni, Vincenzo Mollica racconta con passione e sobrietà, entusiasmo e competenza, il mondo dello spettacolo in Italia. Per tutti un maestro che sa unire gusto pop, film d’autore, grandi attori e registi. E che, soprattutto, ama comunicare, perché Vincenzo Mollica non ha parlato solo agli addetti ai lavori ma al pubblico, enorme, che lo ha conosciuto e apprezzato attraverso televisione e radio. Cinema, musica, tv, fumetto, letteratura, universo digitale: Vincenzo è al fianco di tutti noi, ogni giorno, per raccontarci con la sua coinvolgente curiosità l’affascinante universo della cultura in tutti suoi linguaggi”.

Quali caratteristiche deve avere una buona intervista? «La curiosità è ciò che ci fa svegliare la mattina», risponde Mollica citando l’amico Federico Fellini. Poi, aggiunge, bisogna sempre avere più attenzione per le risposte che ti vengono date che per le tue domande. «Piuttosto che riempire le domande del proprio narcisismo è meglio ascoltare, capire bene quello che ti viene detto e raccontarlo al pubblico».

Sophia Loren, Federico Fellini, George Clooney e Fiorello sono solo alcuni dei grandi dello spettacolo intervistati da Mollica, talmente a loro agio con il giornalista, da lasciarsi coinvolgere in momenti di “saggia” comicità. Come quando Mollica portò sulle spalle Roberto Benigni.

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