“I crisantemi sono fiori facili da coltivare e belli da vedere non solo sulle tombe dei nostri cari, ma per tutto l’anno. Per avere un’aiuola o bordura in giardino quali cure e attenzione bisogna mettere in atto?”.
Cornelia (Trento)
Il crisantemo è in effetti una margherita. Originario dell’Oriente dove viene coltivato e acquistato come un qualsiasi altro fiore da taglio, in Italia è un genere associato alla triste ricorrenza del due novembre. La diffusione di questo fiore nei tempi recenti è legata al lavoro di selezione genetica e di studio di biologi e giardinieri al servizio di imperatori e re. Noto dall’epoca di Confucio (500 a.C.) questo fiore diventò presto, in quei lontani paesi, il simbolo della vita, entrando di prepotenza da protagonista in fiabe e leggende. Il crisantemo giunse in Europa a fine ‘600, ma le prime varietà da giardino vennero importate in Francia solo nel 1789. Successivamente l’ascesa delle “margherite d’autunno” fu inarrestabile e il crisantemo conquistò tutto il mondo.
Il crisantemo è di facile coltivazione. Quelli coltivati all’esterno producono fiori a partire dalla fine dell’estate e protraggono la fioritura fino al tardo autunno. Per questo vanno posti a dimora sempre in posizione molto soleggiata e su substrato fertile e fresco.
Si tratta di piante “perenni” per cui la parte basale (radici ricche di gemme) rimane viva durante l’inverno e ricaccia a primavera. È uno dei pochi fiori che tollera l’innaffiatura dall’alto, anche se è sempre utile somministrare l’acqua sul terreno o nel sottovaso. Il crisantemo è molto sensibile ai ristagni idrici che favoriscono la comparsa di devastanti attacchi fungini. I nemici principali di questo fiore sono la botrite (muffe e marciumi) e l’oidio (mal bianco). Vuole concimi ricchi di fosforo e potassio, elementi che favoriscono la fioritura.
Le piante in vaso acquistate non vanno concimate in quanto il terriccio è sufficientemente fertile da assicurare il necessario fabbisogno nutritivo fino a fine fioritura. Non somministrare azotati che allungano il periodo vegetativo necessario alla lignificazione degli steli e alla maturazione delle gemme basali.
Una costante eliminazione dei fiori appassiti aiuta a prolungare la fioritura. I nuovi getti primaverili delle piante vanno cimati in modo da mantenere una forma arrotondata e compatta.
Lascia una recensione