Fierozzo, masi e “roncadori”

Lo stemma del Comune di Fierozzo

Nel 1300 il paese era in monte Floruci e solo dopo il 1400 divenne Florozo. Deriva dal latino floris, “fiore”. Nella locale parlata mochena si dice Flouruz.

Ausserflouruz e Innerflouruz, vale a dire Fierozzo di Fuori e Fierozzo di Dentro (sede comunale) sono in sponda sinistra del Fersina. I corrispettivi nomi italiani sono S. Francesco e S. Felice. La colonizzazione dei pendi del monte Gronlait risale al 1200 quando o vi affluirono dalle Germanie molti “roncadori”.

A S. Francesco (F.di Fuori) nella frazione Plozeri (Ploetzen) si erge la chiesa assai recente della Madonna Ausiliatrice e S. Giovanni Bosco (1996). La vecchia di S. Francesco di Paola è settecentesca e si trova su una altura ai Rodleri. I Masi sono sparsi sulla costa del Gronlait, esprimendo un equilibrato inserimento dell’uomo nell’ambiente: fatti in pietra e legno con il tetto in scandole (Schintl) fermate da pietre (Stoa) spesso privi di camino.

Lo stemma comunale adottato il 24 febbraio 1989 allude al paesaggio e all’attività estrattiva locale. Su campo bandato d’azzurro e d’argento, caricato nel
cantone destro del capo d’una stella d’argento domina un all’albero d’abete al naturale, sulla cima di una collina scoscesa di verde movente dalla punta, aperta d’ un imbocco di una miniera d’argento, armato al naturale, sovrastato da piccone e mazzuolo da minatore in oro.

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