Non esiste un amico-idolo in grado di proteggerti per sempre
I veri amici del "sicuro di sé" , di me che voglio sentirmi un "Sicuro", son quelli che mi dan sempre ragione, che trovano sempre occasioni per farmi regali, che parlano bene di me al mondo intero, che tacciono, ascoltano e ammirano, chiedono favori che mi nobilitano che diventano amici dei miei amici e nemici dei miei nemici, si pongono al servizio delle mie gioie e dolori, assistono e sostengono, pendono dalle mie labbra e consigli, seguono le mie mode e manie, risultano simili a me ma molto inferiori, sempre sorpresi di me ripetono me, non aggiungono nulla a me se non qualche informazione e la notizia che sono davvero irripetibile, dipendono da me e sono sempre obbedienti. Tutto questo in famiglia, lavoro e vita sociale.
Per sentirmi il "Sicuro" ho bisogno di essere come Dio ed avere i miei devoti.
Idolo a me stesso e agli altri.
Rigido come il vetro, non posso cambiare idea, ammettere di aver sbagliato.
Immutabile nelle idee, nei sentimenti, nelle abitudini rimango fermo e non miglioro.
E' il prezzo di questo vivere come su un altare, come in trincea, per paura di smarrirmi Rimanere sempre al centro, dominando, per paura di sparire.
Il vero amico dell'"Insicuro", di me che cerco di esser "rassicurato", è Quello che mi dà il consiglio infallibile e lui stesso sa sempre cosa è bene fare, non dubita mai e mi dà sicurezza, esonera dalla libertà me e gran parte dei suoi sentimenti, non dà segno di spavento e mi offre spesso segni di preferenza, non ha bisogno di me ma è tutto per me.
Poiché mi sento Insicuro ho bisogno di un dio in terra che provveda e mi protegga.
Un orsacchiotto con cui addormentarmi: un idolo tutto per me.
Essere al centro, coccolato, per paura di sparire.
“Sarete come Dio” dice da sempre l’antico, indecifrabile serpentello del potere. “Sarai come Dio” ripete dentro di me il serpentello dell’insicurezza. Un ritornello perenne e sempre nuovo, incontrato da ognuno di noi, Adami ed Eve contemporanei. Essere come Dio senza troppo Dio. Essere padroni e sicuri come Lui ma possibilmente senza di Lui. Mentre il suo sogno, a sentire Bibbia e Vangeli, è di farci felici e sicuri come Lui , assieme a Lui. Senza , non lo saremmo affatto.
Non esiste albero, né giardino paradisiaco, né amica Eva, né astuta passione serpentina, che offra mela risolutiva di ogni mio bisogno e desiderio, mi renda imperturbabile di fronte ai miei limiti e carenze o ai terrori di questi giorni e di ogni altra epoca. Fino a che la cerco fuori di me o solo in me non la troverò.
“Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e li vestì”.
Non è reperibile foglia di fico adatta a coprire una sola mia nudità e neppure pelliccia, in coproduzione teo-antropologica, a totale protezione, sicuro calore e piena eleganza nei mutamenti di asse terrestre di questa nostra pericolante Gaia Terra. Esterna o interiore che sia.
“Udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno”. Ognuno di noi, in qualche modo, percepisce questa brezza, ma non sa se sia ancora abitata da Lui e non sa che è stata affidata a noi questa presenza affettuosa e per niente inquisitoria che supera ogni altra presenza minatoria.
“Il popolo si affollò intorno ad Aronne e gli dissero: Facci un Dio che cammini alla nostra testa”. Un dio prestanome, un talismano che non ci chieda niente e ci protegga da tutto. Come un dittatore che ci esoneri da ogni responsabilità di discernere e decidere.
Non esiste un amico-idolo da te scelto, da te posseduto perché ti possieda, in grado di proteggerti per sempre. Ti troverai sempre senza una Francesca di turno a dire con Battisti "non è Francesca".
Solo tu, con tutto te stesso, assieme a Lui, il Liberatore, esperimenterete e realizzerete una relazione di stabilità, fedeltà e conforto. Aperitivo di un abbraccio inebriante per sempre.
Il piccolissimo Bambino di Betlem, cresciuto fino all’albero della Croce, ed attualmente Uomo Gesù seduto alla destra del Padre, diventa la mia libera e robusta sicurezza. Una brezza che supera ogni mela e ogni tuta protettiva e ogni vitello d’oro.
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