Una gran bella notizia dal mondo delle piattaforme: The Good Mothers (dal 5 aprile su Disney+) è davvero una serie che s’impone all’attenzione, sia per l’argomento drammaticamente scottante – la storia di quattro donne che si ribellano alla violenza dei clan di ‘ndrangheta, offrendo anche la vita – sia per la qualità della scrittura, della regia e soprattutto della recitazione di cinque splendide attrici italiane! Non era facile ripercorrere la narrazione audiovisiva della criminalità organizzata – filone molto frequentato dalla settima arte – senza incappare in cliché abusati o indulgere alla grande tentazione di rendere eroici protagonisti moralmente deteriori, così come avviene dall’archetipo de Il Padrino fino al successo di serie come Gomorra e succedanei.
La strada intrapresa da questa nuova serie (sei episodi da 60’ circa) si smarca da ogni ripetizione e, pur rispettosa nei confronti di autorevoli precedenti dedicati a coraggiose testimoni di giustizia, si ispira alla tragica storia vera di Lea Garofalo che, nel 2009, accetta di rincontrare il boss Carlo Cosco, padre di sua figlia Denise, scomparendo poco dopo in modo misterioso. In quello stesso lasso di tempo anche Giuseppina Pesce e Concetta Cacciola accettano di collaborare con la PM Anna Colace per fermare la scia di delinquenza di cui sono colpevoli i loro famigliari.
L’intelligenza di una solidissima sceneggiatura firmata dall’inglese Stephen Butchard – che ha adattato il romanzo omonimo di Alex Perry – è quella di concentrarsi sull’umanità lacerata e profondissima delle donne protagoniste. Esse riescono, con gesti davvero eroici, a sacrificare lo stesso amore di madri (anche per figli ancora piccoli) per essere fedeli alla verità e perseguire una giustizia che chiede anche il sacrificio del sangue. Alla regia Julian Jarrold (che ha diretto la fortunata serie The Crown dedicata alla regina Elisabetta) e la nostra Elisa Amoruso (già regista della recente serie Fedeltà su Netflix), due guide esperte che danno al racconto una cifra stilistica e una compattezza nel ritmo e nella confezione che – bisogna ammetterlo – è ancora raro – ammirare in prodotti esclusivamente nostrani. La serie, prodotta dalla Wildside-Fremantle e da House Production, ha ottenuto il Berlinale Series Award vinto al 73° Festival di Berlino, ma al di là di questo importante riconoscimento, possiamo essere orgogliosi di Good Mothers soprattutto per le prove di bravura di Micaela Ramazzotti, Gaia Girace, Simona Distefano e, in particolare, di una Valentina Bellè alla sua migliore interpretazione in carriera e di Barbara Chichiarelli, nel ruolo intensissimo della giudice che con maieutica forza e nello stesso tempo solidarietà femminile induce le donne alla loro sofferta testimonianza.
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