“Da alcuni anni non c’è balcone o terrazzo che non sia ornato, direi invaso, dalla dipladenia, un fiore protagonista dell’estate dove prima il re incontrastato era il geranio. Vorrei provarlo il prossimo anno, perché mi dicono sia anche facile da curare e resistente alle malattie. Quali le sue esigenze?” – Carla (Trento)
La dipladenia, rampicante e sempreverde, con i suoi vistosi e abbondanti fiori campanulati sta diventando sempre più popolare e diffusa, non solo per la sua bellezza, ma anche per l’elevata rifiorenza e la facilità di coltivazione, tanto da far concorrenza ai classici pelargoni o gerani. È diventata negli ultimi anni la vera (e nuova) “star dei balconi”. La pianta si è affermata per alcuni rilevanti aspetti positivi, quali la rusticità e la resistenza alle avversità parassitarie, il pregio ornamentale accentuato dalla elevata e costante produzione di fiori. Da non trascurare il fatto che è adatta anche al clima invernale mite.
Appartiene alla famiglia delle Apocynaceae. Chiamata anche “mandevilla”, nei Paesi di origine (Bolivia e Brasile) raggiunge anche i cinque metri di sviluppo. La specie D. Sanderi e la D. Rosea sono le più diffuse. La loro caratteristica principale è quella di portare fiori imbutiformi dai colori vistosi, dal rosso, al bianco, al rosa. Fiorisce ininterrottamente da aprile fino al tardo autunno.
Nei nostri ambienti si coltiva su balconi e terrazzi in vaso, ma posta in piena terra può sfruttare le sue doti di rampicante per coprire pergole e gazebi, graticci e recinzioni. Vuole posizioni soleggiate. Soffre i venti freddi. Il terriccio deve essere fertile, ricco di sostanza organica e ben drenato. Concimare una volta ogni due settimane con fertilizzanti liquidi per piante fiorite. Importante non coltivarla accanto ad altre specie come gerani o petunie. Ama infatti stare da sola nel vaso! In autunno va potata a livello del terreno. In zone fredde in autunno trasferire i vasi all’interno in luogo luminoso. Le concimazioni vanno riprese poi nel febbraio successivo.
Resiste bene alle malattie, tuttavia soffre per problemi nutrizionali (azoto), attacchi incontrollati di afidi, ma soprattutto marciumi radicali dovuti ad eccessi di acqua, che possono comprometterne crescita, sviluppo e fioritura.
Lascia una recensione