Dal mondo

SOMALIA/GOVERNO DICHIARA STATO EMERGENZA

(Misna) – Stato di emergenza e una richiesta di aiuto alla comunità internazionale: è la risposta del governo alla recrudescenza dei combattimenti tra esercito e gruppi armati dell’opposizione. A Mogadiscio è presente un piccolo contingente dell’Unione Africana. Movimenti di truppe etiopiche sono stati segnalati al confine. 22/6

IRAN/CENTINAIA DI ARRESTI, LA RIVOLTA CONTINUA

(AsiaNews) – Migliaia di poliziotti in tenuta anti-sommossa presidiano le vie di Teheran per prevenire e sopprimere ogni raduno “illegale”. Centinaia di arresti, silenzio nelle strade, ma la rivolta continua. Il presidente rieletto dopo il contestato voto accusa i Paesi stranieri di ingerenza. 22/6

INGUSCEZIA/ATTENTATO CONTRO IL PRESIDENTE

(AsiaNews) – Il presidente della Repubblica caucasica dell'Inguscezia, Yunus-Bek Yevkurov, è rimasto gravemente ferito per l’esplosione di un’autobomba, ma non sarebbe in pericolo di vita. E' il terzo attentato che colpisce il piccolo Paese, repubblica autonoma della Federazione russa, nelle ultime tre settimane. 22/6

PERÙ/REVOCATE LE LEGGI SULLE TERRE

(Unimondo) – Il parlamento peruviano ha approvato la revoca di due decreti legge che consentivano di sfruttare le terre considerate sacre dai popoli indigeni. La loro introduzione aveva scatenato, dal 9 aprile scorso, la protesta dei popoli indigeni, con repressione e violenze. Dopo la revoca, l’associazione Aidesep, che raccoglie le 65 etnie indie del paese, ha decretato la sospensione della protesta. 19/6

NIGERIA/IL MISTERO DELL’AEREO DELLE ARMI

(Fides) – Le autorità nigeriane centellinano le informazioni su un aereo ucraino carico di armi che è stato bloccato il 17 giugno all’aeroporto di Kano (Nigeria settentrionale). Ufficialmente l’aereo, proveniente dalla Croazia, era diretto a Malabo, capitale della Guinea Equatoriale. Le autorità nigeriane indagano se il carico fosse destinato al Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger (MEND). 19/6

TURCHIA/PROTEZIONE NEGATA AI RIFUGIATI

(Amnesty) – Non c'è solo l'Italia coi suoi respingimenti. Ogni anno migliaia di richiedenti asilo che arrivano in Turchia vengono rimpatriati forzatamente. Amnesty International chiede al governo turco di non respingerli e di assicurare loro protezione internazionale. 17/6

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