PAKISTAN/VITTIME E FERITI IN ATTENTATO A ISLAMABAD
(Misna) – E' di almeno 60 il numero delle vittime dell'attentato compiuto in un grande albergo al centro di Islamabad. Circa 200 i feriti. Erano in corso diversi ricevimenti, incluso quello per festeggiare il presidente Asif Ali Zardari, che aveva appena sottolineato la necessità di "estirpare il terrorismo e i fondamentalismi in ogni momento e in qualsiasi luogo”.
21/9
ASIA/SEMPRE MENO LIBERTÀ RELIGIOSA
(AsiaNews) – Peggiora la situazione della libertà religiosa in Asia, in Cina ma anche nella democratica India, secondo l’annuale rapporto del Dipartimento di Stato Usa sulla libertà religiosa nel mondo. Aggressioni e violenze della maggioranza islamica contro le minoranze, anzitutto cristiane, sono continuati in Egitto, Pakistan, Arabia Saudita, Malaysia, Indonesia e Laos. In India da molti mesi ci sono sistematici attacchi di estremisti indù contro le minoranze religiose, specie cristiane.
20/9
GIBUTI/TENSIONI AL CONFINE CON L'ERITREA
(Fides) – Rimane alta la tensione alla frontiera tra Eritrea e Gibuti dopo che nel giugno scorso gli scontri tra i militari dei due Paesi avevano provocato oltre 35 morti e decine di feriti. Lo ha rilevato una missione delle Nazioni Unite incaricata di valutare la situazione nell'area. Se non affrontata in modo tempestivo la divergenza tra i due paesi africani “potrebbe avere un forte impatto negativo su tutta la regione e sulla comunità internazionale".
19/9
MONDO/IMPEGNI CONCRETI PER L’AFRICA
(Misna) – Aiuti, debito, commercio, pace-sicurezza, impegno diretto dei Paesi africani: sono i cinque punti elencati da un rapporto del Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon e affrontati dai delegati dell’Incontro di alto livello per lo sviluppo dell’Africa al Palazzo di Vetro il 22 settembre. Il Segretario generale Ban Ki-Moon ha rivolto un appello ai Paesi del cosiddetto primo mondo affinché siano raddoppiati gli sforzi: “Le promesse fatte finora sono state solo parzialmente realizzate”.
18/9
BALCANI/HOLBROOKE IN KOSSOVO
(Osservatorio sui Balcani) – Richard Holbrooke, "architetto" degli accordi di Dayton e inviato speciale di Clinton durante la crisi del Kosovo, la settimana scorsa ha visitato per la prima volta il paese dopo la dichiarazione di indipendenza dello scorso febbraio. “La gente del Kossovo merita credito per la strada pacifica scelta per dichiarare l'indipendenza, e per l'assenza di atti di violenza nei confronti delle minoranze etniche, in particolare di quella serba, e dei loro monumenti religiosi. La situazione economica del paese è difficile, e questo rappresenta di certo un grande problema”, ha detto alla corrispondente dell'Osservatorio sui Balcani.
15/9
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