(1) HAITI. I tre principali gruppi di opposizione hanno respinto qualsiasi forma di dialogo con il Presidente Jovenel Moïse e ne chiedono le dimissioni. La situazione peggiora: scuole chiuse e imprese pubbliche paralizzate per le violente proteste, inflazione sempre più alta. (Fides)
(2) BURKINA FASO. I gruppi jihadisti transfrontalieri, dopo Mali e Niger, stanno seminando l’instabilità nel Burkina Faso, Paese cerniera tra il Sahel e gli Stati dell’Africa occidentale che si affacciano sulle coste atlantiche. (Fides)
(3) ITALIA. Migranti, ancora morti davanti a Lampedusa. Un barchino si ribalta nel corso di un’operazione di salvataggio. Risultano dispersi 8 bambini, almeno 13 le vittime. Intanto l’ong spagnola OpenArms opera un salvataggio nella zona Sar maltese. Sdegno delle organizzazioni: “Troppe vittime innocenti”. (Redattore Sociale)
(4) KOSOVO. Netta vittoria dei partiti di opposizione alle ennesime elezioni anticipate in Kosovo. Il movimento nazionalista e progressista Vetëvendosje raccoglie quasi il 26% dei voti. La Lega democratica si è piazzata al secondo posto a poche migliaia di preferenze da Vetëvendosje. Grandi sconfitti i partiti fino a ieri al governo. Tra i serbi del Kosovo trionfo assoluto della Srpska Lista sostenuta da Belgrado. (OBCT)
(5) TURCHIA. Turchia, Pakistan e Malaysia sostengono insieme il progetto di una TV “anti-islamofobia”. Trasmetterà programmi in inglese e avrà come modello la BBC. (Fides)
(6) SIRIA. Le truppe turche stanno per lanciare una imponente offensiva a est dell’Eufrate. Nel mirino le forze curde Ypg, protagoniste della lotta contro lo Stato islamico. Il presidente Usa Trump avverte la Turchia: se le operazioni saranno “oltre i limiti” la Casa Bianca pronta ad “annientare” l’economia del Paese. Per il curdi il ritiro delle truppe statunitensi è una “coltellata nella schiena”. Analisti ed esperti avvertono: un'offensiva contro i curdi potrebbe favorire la riorganizzazione dello Stato islamico. (AsiaNews)
(7) CINA/HONG KONG. Le proteste entrano nella 18a settimana. Decine di migliaia hanno sfidato il divieto del governo a manifestare. Danneggiati negozi e filiali di banche legate alla Cina. La polizia penetra in due università. (AsiaNews)
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