(1) PERÙ. Natalia Majluf, famosa storica dell’arte peruviana, docente all’Università di Cambridge, si è fatta promotrice di una petizione contro il nuovo aeroporto di Chinchero, porta d’accesso alla Valle Sacra dell’Impero Inca e al delicato sito di Machu Picchu. (Sir)
(2) BRASILE. 57 detenuti sono morti negli scontri in quattro distinti istituti penali nello Stato di Amazonas. “Le violenze – afferma suor Petra Silvia Pfaller, coordinatrice nazionale della Pastorale carceraria brasiliana – sono conseguenza di politiche repressive, soprattutto nelle carceri privatizzate, come quelle dell’Amazonas”. (Sir)
(3) MOZAMBICO. “Speranza, Pace e riconciliazione” è il motto scelto per la prossima visita apostolica del Santo Padre in Mozambico. Nel Paese sono ancora ben visbili i segni della devastazione dei cicloni tropicali ADL e Kenneth. Il Viaggio apostolico di Papa Francesco in Mozambico, Madagascar e Maurizio si svolgerà dal 4 al 10 settembre. (Fides)
(4) ITALIA. “Chaire Gynai”, “benvenuta donna”: compie un anno a Roma il progetto di integrazione per donne migranti, voluto da Papa Francesco e abbracciato dalla Congregazione delle suore Missionarie Scalabriniane. (Fides)
(5) LIBANO. Migliaia di bambini rifugiati siriani minacciati da un piano di demolizione del centro di accoglienza nell’area di Arsal, al confine con la Siria. Secondo le autorità entro il 9 giugno l’accampamento va abbattuto. (AsiaNews)
(6) SIRIA. Si combatte ancora a Idlib, dove si fronteggiano l’esercito di Assad, oppositori armati e jihadisti del fronte Tahrir al-Sham. Le Nazioni Unite parlano di centinaia tra morti e feriti e oltre 200mila sfollati interni. Il nunzio apostolico in Siria, card. Mario Zenari: “Stiamo assistendo dalla fine di aprile ad una escalation militare il cui prezzo viene pagato in particolare dai civili”. (Sir)
(7) AFGHANISTAN. Un gruppo di 30 persone è in marcia verso i territori controllati dai talebani implorando “pace”. L’iniziativa è del “People’s Peace Movement”. Gli attivisti sono partiti il 30 maggio da Lashkar Gah, nella provincia di Helmand, contano di arrivare a Musa Qala, roccaforte dei talebani nel nord della regione, dopo un percorso di 150 km. (AsiaNews)
(8) BANGLADESH. Secondo Save the Children 3 parti su 4 mettono a rischio la vita di mamme e neonati nei campi profughi Rohingya a Cox’s Bazar. (Agensir)
(9) CINA. Nella notte tra il 3 e il 4 giugno di 30 anni fa (1989) i militari spararono sulla folla inerme di giovani in piazza Tienanmen. Dopo quel massacro, il modo per far dimenticare le mani grondanti di sangue dell’esercito è stato avviare riforme economiche che hanno diffuso il benessere. (AsiaNews)
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