(1) STATI UNITI. Nel 2015, 2 milioni e mezzo di bambini vivevano in rifugi, per le strade, costretti da povertà, abusi e conflitti familiari. Lo dice un rapporto del Centro Nazionale delle Famiglie Senza fissa dimora (NCFH). (Fides)
(2) NIGERIA. Negli ultimi mesi la violenza del gruppo islamista Boko Haram si è intensificata nel nordest della Nigeria e al confine con Camerun, Ciad e Niger, causando un grave incremento nel numero di rifugiati e sfollati interni. (Nigrizia)
(3) GRECIA. Al confine tra Grecia e Macedonia più di diecimila rifugiati e migranti sperano ancora che il confine venga aperto. Le loro storie si intrecciano come in un caleidoscopio. (OBC)
(4) UCRAINA. Il 24 aprile una colletta voluta da Papa Francesco per aiutare soprattutto anziani e bambini colpiti dalle violenze che hanno causato migliaia di morti e un milione di profughi. (AsiaNews)
(5) AZERBAIJAN/ARMENIA. Terzo giorno di scontri in Nagorno Karabakh. La nuova escalation militare rende inattuale la definizione di “conflitto congelato”, utilizzata per molti anni dagli analisti. (OBC)
(6) YEMEN. Tiene la fragile tregua mediata dall’Onu tra coalizione a guida saudita che sostiene le forze governative e ribelli Houthi. Al centro dei colloqui di pace in Kuwait il ritiro di milizie e gruppi armati e il ripristino delle istituzioni statali. (AsiaNews)
(7) MYANMAR. L’attivista studentesca Phyoe Phyoe Aung è stata rilasciata l’8 aprile 2016, insieme a un’altra decina di studenti in carcere. (Amnesty International)
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