(1) CINA/GIAPPONE. a Tokyo il secondo dialogo bilaterale dal gennaio 2011 tra rappresentati dei ministeri della Difesa e degli Esteri di Cina e Giappone. Il dialogo cerca di evitare scontri armati nel Mar cinese orientale (Mare del Giappone), oggetto di rivendicazioni territoriali. (Misna)
(2) UCRAINA. L’Ucraina è stata al centro del dibattito del summit europeo che ha discusso il piano della Commissione Junker per la creazione di un mercato unico dell’energia. La guerra tra Mosca e Kiev rende imprevedibile le conseguenze per gli approvvigionamenti energetici. L’Unione europea importa il 53% del proprio fabbisogno energetico. (Unimondo)
(3) LIBANO/SIRIA. La guerra segue le persone anche dopo che sono scappate dalla Siria: con la miseria, il freddo, l'impossibilità di accedere a cure mediche, come nel nel campo profughi di Tel Abbas in Libano. (Operazione Colomba)
(4) ISRAELE. “L’unica soluzione possibile al conflitto è quella dei due Stati”. All’indomani delle elezioni parlamentari, vinte dal Likud di Benjamin Netanyahu, monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi Italia, osserva che “le prospettive di pace e riconciliazione nei Territori palestinesi sono ai minimi storici”. E teme che “con un governo di destra rafforzato dai risultati delle urne” le cose “potrebbero peggiorare”. (Misna)
(5) BRASILE. Stando alle prime anticipazione del Rapporto sui conflitti per l’acqua curato dalla Commissione Pastorale per la Terra (CPT), il 2014 è stato l’anno peggiore degli ultimi 10 anni: solo nelle zone rurali, più di 42 mila famiglie interessate. (Fides)
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