(1) UCRAINA. Con il referendum del 16 marzo, la Crimea stacca gli ormeggi da Kiev e salpa verso Mosca, mentre la Russia ammassa truppe lungo il confine con l’Ucraina. I conti in sospeso con il passato sovietico accomunano la sorte dell’Ucraina a quelle di altri stati dell’ex Urss che si stanno avvicinando all’Europa. La politica russa si fa più aggressiva e fa tremare i vicini più deboli. (Obc)
(2) CENTRAFRICA. Il Consiglio nazionale di transizione ha cominciato a lavorare alla nuova Costituzione. Fonti della Conferenza episcopale parlano di un un lento ritorno alla normalità nella martoriata Bangui. La sfida più urgente è garantire la protezione delle popolazioni nei centri più lontani dalla capitale. (Misna)
(3) QATAR. Dopo un tempestoso incontro caratterizzato da scambi di accuse tra i ministri degli esteri del CCG (Consiglio di Cooperazione del Golfo arabo) a Ryadh, Arabia Saudita, Emirati Arabi uniti e Bahrain hanno deciso di ritirare i loro ambasciatori dal Qatar. In gioco c'è la leadership nella Penisola arabica. (Unimondo)
(4) CILE. Li ha dapprima “spogliati delle loro terre” per poi lasciarli in stato di abbandono: ora lo Stato cileno chiede scusa l popolo indigeno Mapuche. (Misna)
(5) CINA. I governi di Cina, Vietnam e Corea del Nord vincono di nuovo la classifica dei peggiori censori della Rete, stilata da Reporter senza frontiere. (AsiaNews)
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