La palazzina Liberty di piazza Garzetti ospitò la “cucina popolare” e i “bagni pubblici” e fu fabbricata con i fondi stanziati a Innsbruck (1904) per contrastare l’endemia di pellagra.
Migliaia di persone, soprattutto nel Trentino meridionale, erano affette da carenza di vitamina PP poiché si nutrivano esclusivamente con polenta e farina di mais. La legge sulla pellagra, sollecitata dal medico di Rovereto Guido de Probizer, servì a fabbricare forni per il pane, fontane per l’acqua potabile, cucine per i poveri e ad avviare la refezione scolastica nelle aree maggiormente colpite (Terragnolo, Folgaria, Trambileno, Cavedine).
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