C’ è anche un episodio della vita di Antoine de Saint-Exupéry, l’autore del famoso “Il piccolo principe”, tra le dieci storie di avventure per mare, per terra e per aria raccontate da Anna Vivarelli in “Naufraghi e naufragi” (Sinnos – età 10+): storie finite alcune bene, altre non molto. Tutte, però, storie vere, di viaggiatori, esploratori e scienziati famosi. Si tratta, per esempio, delle storie del capitano Shackleton e della “sua” nave Endurance affondata durante l’avvicinamento all’Antartide per una spedizione di attraversamento in slitta, del soldato giapponese Hiiro Ononda che, obbedendo integerrimo al comando ricevuto, combatté la guerra fino a quasi trent’anni dopo che era finita, del galeone Vasa del re di Svezia, che finì inabissato prima ancora di riuscire a uscire dal porto. Dieci storie diverse tra loro per tempo e posizione geografica in cui si sono svolte, ma tutte accomunate da un “naufragio”, una situazione di isolamento e difficoltà e dalla voglia dei loro protagonisti di conoscere il mondo, affrontare l’ignoto, sfidare l’inesplorato. Storie di uomini che hanno lottato, resistito e, qualche volta, vinto. Storie di intelligenza, ingegno, fortuna e, soprattutto, umanità.
Quello di Anna Vivarelli è un libro interessante, avvincente, ricco di informazioni storiche, geografiche e scientifiche che si legge piacevolmente come una raccolta di racconti di narrativa. Un testo lineare, completo e curato, che non ammicca alla facilità di lettura che spesso rischia di trasformarsi in banalità di stile. Una lettura da consigliare alle ragazze e ai ragazzi curiosi, che amano le storie vere, che preferiscono letture brevi che si concludono in poche pagine, ma che nulla rimpiangono dei grandi romanzi d’avventura. Le illustrazioni dal tratto nero e azzurro di Amedeo Macaluso, poi, alleggeriscono piacevolmente le pagine che, grazie anche alla font ad alta leggibilità, risultano agili e adatte a tutti i tipi di lettori.
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