Comunità libera da diritti feudali

Lo stemma di Ledro

Il referendum del 30 gennaio 2008 ha riunito in un unico Comune quelli di Pieve di Ledro, Molina di Ledro, Bezzecca, Concei, Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto. Pieve di Ledro in dialetto è Piév de Lédero. Molina deriva dalla voce tardo latina molina, “molino” da mola, macina. Molina nel 1205 era semplicemente Leudro. Il toponimo è di origine prelatina. Bezzecca era Bececa de Leudro nel 1222 e più tardi Bezecha. Concei a inizio millennio era Consiglio e più tardi Concilio. Deriva da consilium, “adunanza, comunità”. Tiarno pare derivare da Tia, “torcia di legno impregnata di resina”. Ma alcuni storici lo riconducono al nome dialettale del tiglio (tàiaro, tàier).

L’economia della Valle di Ledro poggia sul turismo, grazie al suo splendido lago e a paesaggi incontaminati. Ma non mancano agricoltura, industria del legname ed edile. Ormai abbandonata la fabbricazione dei chiodi da scarpa (“a zapa”).

Lo stemma del nuovo Comune è stato adottato il 12 ottobre 2010 e riprende quello originale dell’antica Comunità di Ledro. Reca al centro una pianta di faggio su un tappeto verde di felci sormontata dalla scritta maiuscola nera “Comunitas Leudri”. Ornamenti di Comune con fronde fruttate legate da un nastro tricolore.

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