In dialetto si dice Zivezàm. Nell’anno 845 si rileva una citazione di un Civetiano e nel XII secolo invece un Zivizanum e più tardi Civizanum. Il toponimo è una formazione prediale del latino Civitius (terra di Civitius). Di origine romana, Civezzano è nota per i reperti archeologici di epoca barbarica. è citato per la prima volta nell’845. Risale al Medioevo il fiorire dell’attività mineraria (argento) sul monte Calisio. Il suo castello fu distrutto nel 1259 da Ezzelino da Romano. L’Austria costruì i forti nella roccia strapiombante nel Fersina. L’economia è viti-frutticola. Spessore assumono l’artigianato e l’attività estrattiva (porfido) benché le cave siano esterne al Comune. La chiesa di stile clesiano è del 1240 e rivista da Bernardo Clesio nel 1531-38. Castel Telvana è la sede comunale. Civezzano ha numerose frazioni (Fratte, Mochena, Osella, Occhi, ecc.), ambienti suggestivi (lago di S. Colomba) e aree naturalistiche (torbiera delle Grave).
Lo stemma tradizionale è stato confermato il 28 novembre 1984. Su sfondo azzurro alla muraglia d’argento di tre corsi, caricata di tre colonne, la centrale più alta sopra il muro, con zoccolo, base e capitelli dorici. Gli ornamenti esteriori sono di borgata con fronde legate in oro.
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