“Ho notato che nelle ultime settimane molte piante del giardino, fiori ma anche arbusti e siepi presentano foglie mangiate ai margini e addirittura scheletrizzate. Sono colpite le rose, le siepi di lauro, dalie e petunie. Chi è l’insetto responsabile di tale disastro e come liberarsene?”.
Violetta (Calceranica al lago)
Sul finire dell’estate le foglie delle nostre amiche piante, per non parlare dei fiori, possono mostrare erosioni più o meno ampie sui margini o buchi all’interno del lembo. Il fatto interessa petunie, dalie, rose, siepi di lauro, hoste, fucsie, ma anche arbusti ornamentali. In alcuni casi, non isolati, rimangono solamente le nervature.
Un vero e proprio disastro. I responsabili di tali malefatte sono molte larve defogliatrici (tortricidi). Osservando più attentamente potremmo vedere larve di vario tipo, colore e dimensione, intente a consumare con voracità il pasto quotidiano. I predatori sono al lavoro nell’oscurità della notte. Si tratta delle tendredini lunghe appena un centimetro che appaiono a primavera (aprile-maggio) e depongono le uova sugli apici dei teneri germogli. Queste larve rodono le foglie e le “scheletrizzano”. Sulle piante da frutto (melo, pero, ciliegio, susino, ecc.) le tendredini penetrano all’interno dei frutti rendendoli immangiabili. Ma anche l’oziorrinco non è da meno! È un piccolo insetto nero o bruno, lungo 1-2 cm., senza ali, che ”mangia le foglie” provocando erosioni che penetrano nel lembo (predilette le foglie di lauro, rosa, geranio) e le cui larve sono apode, bianche, lucifughe. Se le foglie terminali dei rosai sono riunite in piccoli ammassi ricoperti da una ragnatela si tratta dell’attacco massiccio di larve di un lepidottero, l’ifantria o bruco americano. Gli adulti iniziano a deporre le uova a metà maggio; dopo una settimana nascono larve di colore verde chiaro o bruno che costruiscono nidi sericei sulle cime delle piante crescendo a spese delle foglie. Stesso comportamento hanno altre larve defogliatrici. Se i germogli colpiti sono pochi è consigliabile reciderli e raccoglierli per poi bruciarli. Nei casi più gravi intervenire con prodotti insetticidi poco tossici (Piretrine sintetiche, Delta e Cypermetrina).
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