“Che Dio ci aiuti 8” si rinnova tra ambientazione e cast mettendo al centro (la neo) suor Azzurra, Francesca Chillemi. La serie, nata nel 2011 come derivazione di “Don Matteo”, è una delle più longeve in circolazione in casa Rai targata Lux Vide, oggi gruppo Fremantle.
Poco meno di quindici anni fa la serie era partita come scommessa al femminile, focalizzando il racconto su una religiosa protagonista, suor Angela, caratterizzata in maniera cult, grintosa e ironica, da Elena Sofia Ricci. La prima stagione aveva una dimensione narrativa molto simile all’impianto di “Don Matteo”, con una forte linea giallo-poliziesca; nelle successive, invece, la serie ha trovato la propria identità concentrandosi su temi familiari e sociali, viaggiando spedita sul binario del (family) dramedy.
Suor Angela, poi, si è circondata di validi comprimari, a partire da suor Costanza (Valeria Fabrizi) e dalla giovane irrequieta Azzurra (Francesca Chillemi). Otto stagioni dopo Azzurra, diventata suora, ne ha raccolto il testimone. Così “Che Dio ci aiuti 8” si concede un restyling: cambio di location, set a Roma, non più convento ma casa-famiglia, e nuovi personaggi in campo. In testa Giovanni Scifoni, nel ruolo dello psichiatra Lorenzo Riva.
Su indicazione di suor Angela, suor Azzurra accetta un incarico nella casa-famiglia “La Casa del Sorriso”, guidata dallo psichiatra Lorenzo Riva, rimasto vedovo e padre di due figli. La struttura ha bisogno del suo aiuto sia nell’accompagnamento delle ragazze ospitate, sia perché a rischio chiusura… “‘Non avere paura, sei sempre nel cuore di qualcuno, sei sempre nella sua mente”. È questo il tema di questa nuova stagione (20 episodi in tutto) per la regia di Francesco Vicario e con la sceneggiatura firmata da Elena Bucaccio e Silvia Leuzzi: abbiamo tutti bisogno di sapere che qualcuno si preoccupa per noi, che ci aspetta a casa, per cenare insieme, per condividere i pensieri della giornata, anche per rimproverarci. “Abbiamo tutti bisogno di sapere che c’è qualcuno che ci ama, sempre e comunque”. Dopo l’esperimento riuscito con “Don Matteo”, l’avvicendamento tra Terence Hill e Raul Bova, ecco anche “Che Dio ci aiuti” alla prova del grande salto. E se
Elena Sofia Ricci/suor Angela rimane sempre un po’ in campo come angelo custode, il peso della serie ora poggia tutto su Francesca Chillemi/suor Azzurra, che non mostra però tentennamenti o debolezze.
La serie, infatti, forte di una collaudata scrittura che accosta dramma e commedia sentimentale, viaggia spedita, brillante, trovando un punto di stabilità nel racconto corale e nell’affrontare temi di matrice sociale. Tutti di stringente attualità.
La trasformazione di “Che Dio ci aiuti 8” appare pertanto riuscita, ariosa, interessante e dinamica.