C’era una volta un altro “Santa Chiara”

1979. Le operazioni di smantellamento di uno degli edifici del complesso ospedaliero di via Santa Croce. Foto © Gianni Zotta
Dieci anni fa, per le edizioni TEMI di Riccardo Bacchi, uscì un volume curato da due medici molto noti ai Trentini: il dott. Mario Cristofolini e il dott. Lucio Luciani, l’uno già primario di dermatologia, l’altro primario di urologia. Il libro, una miscellanea di ricordi e di testimonianze, si intitolava: “C’era una volta un altro Santa Chiara”.

Era nato il 15 febbraio 1811 sotto la gestione della “Congregazione di Carità”. Nel 1939 l’ospedale aveva 376 posti letto. Divenuti insufficienti dopo la seconda guerra mondiale. Si cominciò a costruire il nuovo “Santa Chiara” nel 1960. Erano previsti 800 posti letto. Nove anni dopo vi fu il trasferimento dei reparti.

La fotografia (1979) documenta le operazioni di smantellamento di uno degli edifici del complesso ospedaliero che si trovava in via Santa Croce e che fu abbandonato fra giugno e ottobre del 1969 quando tutti i reparti furono trasferiti nel nuovo ospedale fabbricato in largo medaglie d’Oro. Alcuni edifici del “vecchio” Santa Chiara furono ristrutturati. Accanto vi fu realizzato l’Auditorium. Doveva essere l’opera per ricordare i cinquant’anni dalla fine della Grande guerra (a tale proposito lo Stato Italiano aveva “donato” alla città di Trento un miliardo e mezzo di lire). La protesta degli studenti di Sociologia che avevano bruciato (1970) un auditorium di carta in piazza Duomo a Trento e contrasti politico-amministrativi avevano ritardato progetto e lavori. Intanto i prezzi lievitavano e quando (aprile 1985) si arrivò alla conclusione, si erano già spesi 8 miliardi di lire. Mancavano ancora 800 milioni di lire per l’arredamento della grande sala da 800 posti a sedere.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina