Cavalletta gigante, specie protetta

Da due anni in autunno la mia casa di campagna diventa rifugio di cavallette dalle dimensioni giganti, un insetto che in estate ho osservato in giardino. Occupano zone protette e angoli di finestre e imposte. Finora avevo visto cavallette più piccole e verdi. Devo preoccuparmi?”.
Alma (Levico Terme)

Le cavallette, ordine degli ortotteri, contano numerose specie. Sono di colore verde, ma esistono varianti dal giallo al nero. Tutte portano sul capo triangolare due lunghe antenne e ai lati due grandi occhi neri e sporgenti. Le antenne sono molto sensibili e si orientano nell’ambiente per avvertire la presenza di predatori. Inoltre questi organi sono sensibili al calore ed all’umidità. Non hanno organi dell’udito. Le ali anteriori sono modificate e coprono il secondo paio di ali che a riposo sono ripiegate sotto di esse. Come tutti gli insetti, le cavallette hanno sei zampe. Quelle posteriori sono molto lunghe e si distendono consentendo loro di fare lunghi salti. Usando l’ovodepositore, organo allungato, robusto ed appuntito, la femmina depone le uova sotto la corteccia degli alberi. In primavera le uova si schiudono liberando insetti simili ai genitori, ma molto più piccoli, privi di ali, detti ninfe. Per diventare un adulto, la ninfa deve compiere 5-6 mute, liberandosi cioè del vecchio esoscheletro. Le invasioni di cavallette, già citate nella Bibbia, sono una delle più grandi calamità che possano colpire l’agricoltura. Nei nostri ambienti le cavallette provocano danni trascurabili.

Luogo ideale di vita sono ambienti umidi, siepi, cespugli ed erba alta. Il suo stridulo si sente soprattutto nelle giornate più calde. Il suono è provocato dallo sfregamento delle ali.
Negli ultimi anni assistiamo anche da noi alla presenza di cavallette di dimensioni “giganti”. è la cavalletta “Saga” o “Stregona” o “cavalletta europea”: è la più grande d’Europa e le sue dimensioni raggiungono gli 8 cm.; il colore è verde o bruno. Nella stagione invernale gli adulti si riparano in luoghi protetti come agli angoli di finestre e imposte. Una curiosità: la specie è partenogenetica, cioè è in grado di riprodursi deponendo uova senza che siano fecondate. In natura infatti non è mai stato catturato un maschio della specie. Nella direttiva Habitat 92/43/CEE è citata tra le specie protette e come tale è citata anche nella Convenzione conservatrice di Berna.

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Anche nella mia zona collinare (Comune di Cene Bg) si trovano in giardino, da tre anni ormai, cavallette giganti (da 6 a 9 centimetri). Il numero aumenta ogni anno. Quanto ci si deve preoccupare? Ci viene detto dai vari articoli che si riesce a trovare in internet, che non sono infestanti. Eppure le invasioni di territori parziali ci sono state e risulta che siano insetti voraci. Dove sta la verità? Gli organi competenti del Ministero dell’agricoltura sono informati del fenomeno? Quali provvedimenti si devono perendere e quali informazioni vengono fornite ai cittadini? Grazie

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