“Perché le carote gialle che coltivo nell’orto con cura invece di emettere un unico fittone, spesso crescono deformate, bitorzolute, a due punte o a manina?”.
Maria Letizia (Trento)
La carota, insieme a ravanello, prezzemolo e pomodoro, è un ortaggio che trova sempre posto negli orti familiari, di città e di campagna. La sua coltivazione richiede che siano rispettate due esigenze specifiche: il terreno deve essere soffice e profondo, ricco di sostanza organica (da letame, compost, pollina, humus di lombrico, ecc.) e privo di scheletro (sassi sia di pur minima dimensione), la semente deve essere sana e garantita, la semina eseguita molto rada.
Il fittone della carota trovando il terreno profondo e ben preparato è libero di sprofondare senza ostacoli, mentre la parte aerea può godere di molta aria e luce e quindi di svolgere una intensa attività clorofilliana, a tutto vantaggio dell’ingrossamento della radice edule.
La formazione di fittoni biforcati, deformati, a manina o doppia punta va comunque attribuita sicuramente ad un terreno infestato dai nematodi, le cui larve microscopiche si insinuano all’interno delle radici causando appunto reazioni anomale nella orticola. Secondo alcuni anche la presenza di ostacoli all’approfondimento del fittone (presenza di sassi o terreno compatto) causa i danni lamentati, ma in misura minore.
Il rimedio al problema consiste nell’adottare rotazioni lunghe, cioè nel coltivare le carote sulla stessa aiuola lasciando passare almeno 3-4 anni tra una coltivazione e l’altra. Disponendo di poco spazio invece è consigliabile ricorrere allo spargimento e interramento di un buon nematocida granulare da distribuire in superficie al momento della preparazione dell’aiuola e da interrare non troppo profondo con la vangatura. Il prodotto non è tossico ed è disponibile presso i rivenditori di sementi e nei garden center. Attendere una decina di giorni dopo il trattamento prima di seminare le carote. L’effetto del nematocida è più efficace se alla distribuzione si fa seguire una buona bagnatura.
Una precisazione: le carote, pur deformate o bitorzolute, non perdono gusto e sapore e sono completamente commestibili. Portatele in tavola senza timore alcuno.
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