Anche tre giovani registi trentini, o che comunque vivono in provincia, parteciperanno, con le loro troupe, all’ottava edizione di “Bolzano in 48 ore”, che si svolgerà nel capoluogo altoatesino dal 27 al 29 settembre. Sono Alessandra Bassi (con Leandro Sabin Paz, origine argentine e Thomas Lattuada), Matteo Ranzi e Davide Mazzaccara, che guiderà le “Triglie”.
L’iniziativa, alla quale partecipano una trentina di registi accompagnati dalle rispettive troupe, è promossa dal Comune di Bolzano e organizzata dalla Cooperativa 19. È vera e propria competizione che consiste nel realizzare un cortometraggio, al massimo di 8 minuti, nel giro di 48 ore, scarpinando per le vie, le piazze, i quartieri della città. Non c’è limite al genere né alla lingua, anche se dovranno essere rispettati quelli che vengono definiti degli “indizi”, che saranno svelati venerdì. Potrà essere una fiction o un documentario oppure un videoclip o una prova di video arte come d’animazione.
Il 12 ottobre (ore 20.30), al cinema Capitol di via Streiter, è in programma la serata finale con la visione dei dieci film finalisti e le premiazioni.
“Quello che mi piacerebbe realizzare è un corto che riprenda la realtà delle persone, nella loro vita quotidiana – afferma Alessandra Bassi, diplomata alla Zelig, la scuola di documentari, cinema e nuovi media di Bolzano – Comunque sia, penso proprio che io mi occuperò del montaggio del corto”.
L’obiettivo degli organizzatori è quello di “ampliare la rete di giovani filmmakers e contribuire a trasformare Bolzano in un punto di riferimento per la produzione cinematografica collaborativa, presentandosi anche come punto di incontro e di collaborazione fra giovani professionisti provenienti da diversi luoghi ed esperienze”. “‘Bz48h’ è un contest cinematografico sia per amatori che per professionisti, una sfida semplice ma adrenalinica – sottolinea Giuseppe Zampella della coop19 che, insieme a Valentina Parisi, è direttore artistico dell’iniziativa –. Bolzano sarà la location protagonista di queste rappresentazioni filmiche. In otto anni siamo cresciuti anche nei numeri. Le 30 troupe di quest’anno, per un totale di 300-350 partecipanti, rappresentano un record. Arrivano anche da fuori provincia, ma pure dall’estero: dalla Polonia, dall’Austria, dalla Germania. I tre indizi che noi forniremo ai concorrenti, e che dovranno essere presenti nei corti, sono un oggetto, una location dove ambientare almeno una scena del film, mentre il terzo sarà svelato sono all’ultimo momento”.
Al di là della serata finale, resta da chiedersi dove potranno essere visti questi lavori. “I premi sono diversi, anche in denaro. E questo può stimolare la produzione di altri film. Offriamo poi, al miglior attore o attrice, la possibilità di seguire un corso di recitazione del Laboratorio d’arte cinematografica di Roma. Inoltre, il corto vincitore parteciperà, il prossimo anno, al Lago Film Fest, di Revine Lago, in provincia di Treviso, che è ritenuto uno dei festival del corto più importanti a livello internazionale”.
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