Di fronte a stragi come quella che si consumò a Marzabotto-Monte Sole tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 “la domanda non è ‘dove è Dio’, perché – lo sappiamo – stava e sta con le vittime innocenti”, ma “dove è finita l’umanità e perché non ascoltiamo la voce di Dio che è quella delle vittime ma anche quella che indica l’amore?”.
L’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, è intervenuto alla cerimonia per l’ottantesimo anniversario dell’eccidio svoltasi lunedì 30 settembre per ricordare le circa 800 persone che persero la vita per mano nazista.
“Da questo luogo di morte e di vita, di tenebre e di luce, scendiamo oggi nelle tante Marzabotto che, in realtà, non sono solo i singoli drammatici episodi, ma è la guerra stessa che è sempre una grande unica strage, inutile, da ripudiare sempre e per tutti, alla quale mai abituarci”, ha precisato il cardinale Zuppi.
Ed è proprio alle vittime, ha aggiunto l’arcivescovo di Bologna, che “dobbiamo lo sforzo di cercare con maggiore determinazione la pace, di non rassegnarci pigramente alla guerra e al riarmo e di dotarci di strumenti capaci di risolvere i conflitti”.
Lo fecero con determinazione i padri fondatori dell’Europa, che Zuppi ha menzionato come esempio virtuoso di persone che “seppero immaginare la pace trasformando i modelli che provocavano soltanto violenza e distruzione” e “osarono cercare soluzioni multilaterali ai problemi che poco a poco diventavano comuni”. Seguendo questa chiave di lettura, il presidente della Cei ha definito “importante” la visita a Monte Sole dei presidenti della Repubblica italiana e tedesca Sergio Mattarella e Frank-Walter Steinmeier. “È la riconciliazione che inizia dalle proprie responsabilità e sconfigge le convinzioni di superiorità, le ostilità mute ma radicate, l’ignoranza che facilmente fa crescere l’odio”, ha affermato Zuppi.
Anche a Trento verrà ricordato l’ottantesimo anniversario della strage di Marzabotto. Lo farà l’Associazione culturale Antonio Rosmini, che venerdì 4 ottobre alle 17 propone un recital presso la sala della Fondazione Caritro, in via Dordi 8 a Trento. Nello spettacolo, dal titolo “Marzabotto: il ritorno di Erode”, vengono rappresentati i dolorosi racconti dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime, con un’attenzione particolare ai bambini. Sono coinvolti nella rappresentazione Ester D’Amato, Adriana Mazzola, Arrigo Dalfovo, Leonardo Debiasi, Mimmo Iannelli, Alfonso Masi, Luigino Mongera e Fiorenzo Pojer, con la partecipazione di Nikolas Benedetto. Le musiche sono di Luciano Maino, Michele Tovazzi e Patrick Coser.
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