In questo primo lunedì dopo Natale vien voglia di rileggere le riflessioni che papa Francesco ci ha regalato nel tempo di Natale: dall’omelia “sulla piccolezza” nella Messa della notte alle confidenze sui suoi Natali nell’infanzia argentina nell’intervista concessa a La Stampa e Repubblica. Nel discorso del 23 dicembre alla Curia Romana, come sempre impegnativo, Francesco ha voluto al termine dare dei consigli bibliografici ai suoi ascoltatori, tre titoli – due italiani e uno straniero – che evidentemente il Papa ha letto e apprezzato al punto da ritenerne opportuna una segnalazione.
Che dire? Che Francesco è talmente diretto ed essenziale che così come non teme le interviste a caldo in modo altrettanto “libero” non si fa problemi a “sponsorizzare” un volume e il suo editore (chissà ora quanti spereranno di vedere il proprio libro “citato” dal Papa).
Ma quel che più conta è il valore che Francesco attribuisce ad una buona lettura (lui stesso dà prova di essere ottimo e aggiornato lettore) ; significativi sono anche i titoli da lui scelti che affrontano in modo approfondito ed esigente alcuni temi pastorali, “utili” per le persone alle quali il Papa si rivolgeva, ovvero i suoi collaboratori.
Abbiamo ricevuto in questi giorni a Vita Trentina molte telefonate di persone che avevano trovato proficua la lettura di uno dei titoli pubblicati nell’ultimo mese dalla nostra casa editrice (Ghezzi, Passerini, Farina, Gentilini…) un bell’incoraggiamento e un invito a prendersi del tempo in queste giornate perchè i libri “vanno letti . ha precisato il Papa – e non lasciati in biblioteca”.
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