A Report la gestione trentina del Covid

La puntata di Report su Covid-19

Che Report, celebre programma di inchiesta in onda il lunedì in prima serata su Rai3, sia destinato a far discutere non è certo una novità. La trasmissione nata con Milena Gabanelli ed oggi condotta da Sigfrido Ranucci infatti ogni settimana propone una serie di servizi che evidenziano difetti e storture del Paese, criticando senza sconti la cattiva amministrazione che troppo spesso caratterizza le nostre istituzioni.

Non c’è da stupirsi quindi se nella puntata andata in onda lunedì 8 giugno la lente di Report ha passato in rassegna le scelte fatte durante la pandemia in diverse realtà italiane, soffermandosi con attenzione anche sulla gestione trentina dell’emergenza coronavirus.

Così, dopo un passaggio a Bolzano, per indagare sulla fornitura di mascherine-scaldacollo che l’assessore alla sanità altoatesino Thomas Widmann avrebbe appaltato senza affido, per una spesa pubblica di 700mila euro, all’impresa di cui è socio un suo cugino, l’inviata Rosamaria Aquino ha fatto tappa anche a Trento.

Nel mirino della Rai soprattutto l’operato della Provincia in merito al fine settimana tra il 6 e l’8 marzo scorso, quando, con Lombardia e Veneto già in forte difficoltà, l’amministrazione provinciale ha deciso di tenere aperti gli impianti sciistici, stracolmi di turisti provenienti proprio dalle zone più colpite dal virus.

“Noi ci siamo attenuti a quanto disposto dallo Stato italiano”, è stata la risposta dell’assessore al Turismo Failoni alla specifica domanda posta dall’inviata, che ha indagato anche la gestione dei ricoveri in terapia intensiva, alla luce della direttiva dell’Azienda Sanitaria che ha imposto alle Rsa di non ricoverare in ospedale gli anziani ospiti malati.

“Trento è il luogo che registra la percentuale di morti più alta in Italia per Covid nelle Rsa”, ha ricordato il servizio, raccogliendo sul tema la testimonianza di un medico di una Rsa, che ha confermato le difficoltà di curare pazienti all’interno delle strutture, non attrezzate per il trattamento, e della perginese Sonia Tamanini, che a causa del coronavirus ha perso il padre, ricoverato nella Rsa di Pergine.

Fa riflettere infine l’affermazione di un’operatrice della stessa Rsa di Pergine, che ha raccontato alla Aquino di come tanti anziani deceduti all’interno della struttura sarebbero potuti essere ricoverati per ricevere migliori cure nel reparto di geriatria del Santa Chiara di Trento, in quei giorni mezzo vuoto. Sul tema nessuna risposta da parte di Stefania Segnana, assessora alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, impegnata in videoconferenza nel momento in cui Report ha provato ad incontrarla.

Report
Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione di RAI3 “Report”
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