A Religion Today vince l’Ungheria

un fotogramma del film ungherese premiato

Con una suggestiva cerimonia di premiazione, allestita sui prati di Campiglio davanti alle guglie del Brenta, il Festival Religion Today ha concluso mercoledì 30 settembre la sua 13° edizione con un ampio ventaglio di riconoscimenti: il “Gran Premio Nello Spirito della Fede” è stato assegnato dalla giuria internazionale al film ungherese di Zsuzsanna Bak “Order and soul”, dedicato alla figura di una religiosa, suor Gemma e di una grande organizzazione illegale durante il periodo comunista.

Ancora religiose protagoniste del miglior documentario “Mother Fortress”) firmato dalla regista italiana Maria Luisa Forenza che racconta l’impegno delle Carmelitane a Damasco nel soccorso ai profughi della guerra siriana.

Miglior film a soggetto “Castle of Dreams”, del regista iraniano Reza Mirkarimi, che racconta una drammatica relazione tra un padre e i suoi figli; iraniano anche il miglior cortometraggio documentario “Ojagh” di Ali Bolandnazar

che racconta il rito dei fuochi in una tribù nomade composta di iraniani, turchi e curdi.

Dalla Cina invece il miglior corto “Kusebek” del regista Guo Zhongyuan che narra la storia della moglie di un domatore di falchi kazako, che custodisce l’aquila per suo marito.

Il Premio Signis della critica cattolica è andato a “Samsara”, film coreano ambientato in un monastero buddista in cui irrompono la malattia e la morte, mentre il Premio del Forum trentino per la pace e i diritti umani lo ha vinto il regista americano Charlie Manton con il suo “Primo Novembre”.

“Harbor”, di Paul Marques Duarte, è stato individuato come vincitore del premio “Migrazioni e coesistenza” promosso dal Centro Missionario, mentre “Avatara”, dell’israeliano Nadav Harel è stato scelto dalla giuria del premio “Nello spirito delle Dolomiti”. Infine la miglior colonna sonora, aggiudicata dal Conservatorio trentino, alle musiche indiane del film “Finally Bhalobasha” del regista Anjan Dutt.

Numerose le menzioni per altri lavori, fra i quali l’inchiesta del giornalista Rai Amedeo Ricucci “Figlie di un Dio minore”, le donne yazide discriminate in Siria, uno speciale del TG1 che è piaciuto alla giuria interreligiosa del Comune di Arco.

GIOVANI REGISTI PER L’AMBIENTE

Domenica 27 settembre al Teatro San Marco sono stati protagonisti i giovani registi direttori dei filmfestival a temi ambientali, collegati da due anni nel “Film For Our Future Network”, che hanno tenuto a Trento la loro riunione e hanno scelto il loro miglior film nella rassegna (“Moshe and Amira” del regista inglese Eliot Gerber-Wilson). “Qui a Trento rilanciamo l’impegno allo scambio di esperienze e ad una contaminazione reciproca per favorire attraverso la cultura cinematografica giovanile gli obiettivi Onu per il pianeta.

“Sono contenta che un Festival così incoraggi i giovani registi nel loro impegno per l’ambiente”, ha detto nel suo intervento a Trento la studentessa altoatesina Arianna Benedikter, “piantatrice di alberi” premiata come ambasciatrice dell’ambiente del presidente Mattarella, che ha sottolineato il valore del network di giovani registi e direttori di festival a tema ambientale.

Il direttore della rassegna trentina Andrea Morghen ai colleghi provenienti da Olanda, Germania e Sicilia ha annunciato che Religion Today offrire per piantare nuovi alberi il corrispettivo in emissioni Co2 dei viaggi in aereo sostenuti dagli ospiti della rassegna

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