Compie 50 anni ma non li dimostra proprio, il Settembre Rotaliano, la principale manifestazione del paese di Mezzocorona, che negli anni è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento per l’intera Piana Rotaliana e una tappa obbligata per gli appassionati di enogastronomia del Trentino e non solo.
Un grosso agglomerato di case in continua espansione, due fiumi che delimitano i suoi confini a sud ed ovest e tanti piccoli tetti che risalgono le colline coltivate a vigneto verso nord per qualche chilometro. Lavis, dall'alto, appare così. Un Comune che sfiora i 9mila abitanti divisi fra il paese e le sue frazioni: Pressano, Sorni e Nave San Felice. Il fiume Avisio ci ricorda che il paese sorge all’imbocco della Val di Cembra, da sempre quindi luogo di passaggio e collegamento per chi dalla valle vuole raggiungere la piana Rotaliana o la città di Trento.
Domenica alle 14 i residenti dei Furli di Lavis si ritroveranno al parchetto della zona e armati di guanti e sacchetti della spazzatura puliranno l’intero quartiere. "Un modello di creazione di comunità spendibile anche in altre zone del paese", spiega Elena Malfatti della cooperativa Kaleidoscopio.
C'era tanta gente e tantissimi aclisti giunti da tutto il Trentino, lunedì 24 luglio, ai funerali di Mauro Gadotti presidente da ben 15 anni del circolo Acli di Lavis celebrati nella chiesa arcipretale di S.Udalrico.