Dalla piana alla collina, il territorio è contraddistinto dai suoi preziosi grappoli d'uva. Protagonista indiscusso di questa tradizione millenaria, il “Teroldego Rotaliano”, vino rosso “principe” del Trentino, che dal 1971 si fregia della Denominazione di Origine Controllata.
Qualche minuto prima delle sei - la notte cedeva il posto ad una domenica radiosa - una sessantina di persone si sono ritrovate alla chiesa di San Rocco, sul poggiolo che da Cembra guarda verso il fondovalle, per rinnovare la traversata annuale verso la Madonna dell'Uva a Piazzo di Segonzano, tanto cara ai loro nonni.
Sei un gufo!”. Pensateci bene prima di dirlo a qualcuno, perché potrebbe offendersi. C'è un luogo in Trentino, invece, dove questo soprannome avifaunistico è un vanto. Siamo a Sevignano, piccola frazione del comune di Segonzano, in valle di Cembra. I suoi abitanti, oggi poco più di duecento, sono sempre stati i “bèghei”, i gufi appunto.
Coordinatore artistico del Simposio del Beghel è Egidio Petri, scultore di Segonzano conosciuto ben oltre i confini del Trentino.
Da Lisignago e Cembra per la festa del patrono, con san Biagio, della parrocchia. La cappella sul dosso, sotto Lisignago, resta uno dei monumenti d’arte più significativi della Val di Cembra.
È di nuovo il tempo della Festa dell’Uva di Verla di Giovo: tre giorni, da venerdì 22 a domenica 24 settembre, durante i quali la comunità si incontra e apre le porte ai numerosissimi ospiti che accorrono per festeggiare la fine del lavoro nei campi e della vendemmia, nonché per ammirare i tipici terrazzamenti vitati della valle che corrono lungo quasi 800 chilometri di muretti a secco, recentemente riconosciuti “paesaggio storico d’Italia”.